Coin, più trasparenza e puntualità su strategie e organizzazione aziendale
Nel resoconto dell’incontro sindacale tenutosi il 24 dicembre 2024 viene fornito il punto sulla discussione relativa alle strategie e ai piani di riorganizzazione aziendale di Coin.
L’azienda ha dapprima fornito un’analisi della situazione attuale. I dati comunicati hanno fornito un raffronto con il 2019, anno in cui già il margine operativo lordo presentava segnali negativi.
L’azienda ha subito un successivo calo delle vendite durante il periodo Covid-19. Attualmente i risultati non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemia; questo fatto compreso un EBDA sempre più limitato, hanno ostacolato investimenti importanti sul perimetro aziendale.
L’obiettivo espresso dalla dirigenza mira a trovare una soluzione di lungo termine per l’impresa, non agendo sui prezzi (poiché il mercato non lo sostiene), ma lavorando con i fornitori per migliorare le condizioni commerciali.
Si prevede inoltre di ridurre il numero di marchi/brand e di migliorare la disposizione degli spazi, incrementando la loro offerta all’interno dei punti vendita, prevendendo anche un ampliamento della gamma.
Rispetto al posizionamento sul mercato, Coin ha rappresentato l’intenzione di porsi come alternativa al fast fashion e la valorizzazione del marchio Coin, cosi come la capacità di ridisegnare il prodotto, vanno in questa direzione.
L’azienda ha inoltre rappresentato che le strategie di vendita possono essere fondamenti per il rilancio delle vendite; l’aumento dei fatturati passa anche attraverso un maggior presidio e lo sviluppo della vendita assistita.
Sulla base di questo assunto l’azienda ha dichiarato che, nonostante le chiusure previste, il costo del personale non diminuirà, piuttosto verrà incrementato il presidio a metro quadrato.
Rispetto alle sollecitazioni da parte delle organizzazioni sindacali, Coin ha dichiarato che per l’azienda il 2025 sarà un anno di assestamento, privo di marginalità, mentre, per il 2026 l’obiettivo è quello di sviluppare un EBDA più che positivo.
L’ulteriore incognita dichiarata da Coin è sicuramente quella relativa ai contratti di locazione e alle ripercussioni che l’aumento dell’inflazione, negli ultimi tre anni, ha determinato sugli stessi.
In relazione a tale argomento le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda di creare la condizione affinché le informazioni relative alle locazioni siano oggetto di raffronto in maniera costante.
La richiesta a Coin di maggiore trasparenza e puntualità nelle comunicazioni ha caratterizzato l’andamento dell’incontro.
Sulla questione che, all’oggi, crea maggiori preoccupazioni e incertezze, ovvero la gestione degli esuberi, anche alla luce della comunicazione delle date di chiusura dei 7 punti vendita, i sindacati hanno chiesto all’azienda di impegnarsi per garantire zero esuberi, sottolineando che le supposizioni non devono più caratterizzare le relazioni sindacali.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno altresì ribadito la necessità di dare seguito a strettissimo giro ad incontri territoriali finalizzati alla gestione di tale emergenza.
Le prossime tappe saranno cruciali per valutare l’efficacia delle strategie adottate. Su richiesta delle organizzazioni sindacali è stato previsto di dare seguito a un appuntamento di confronto in plenaria che si terrà il prossimo 27 gennaio 2025 a partire dalle ore 14, in modalità di videoconferenza.
È stato richiesto di avere la fotografia puntuale degli organici su tutti i punti vendita, nonché dei reali fabbisogni, nonché di esser tempestivamente informati in merito alle decisioni del tribunale sulle misure di protezione.