Coin, stato di crisi: le ultime dall’incontro ministeriale
Si è tenuto nella giornata di lunedì 27 gennaio l’incontro con Coin Spa finalizzato ad ottenere un aggiornamento sulla situazione aziendale e sullo stato di avanzamento rispetto alla procedura di composizione negoziata avviata in luglio e, in scadenza, al 23 febbraio 2025.
Come ricorderete, nei mesi scorsi le organizzazioni sindacali hanno espresso la necessità di avere informazioni dettagliate e aggiornamenti costanti rispetto alla delicata situazione di crisi finanziaria affrontata dall’azienda.
Il confronto in questione è stato richiesto anche in vista del prossimo incontro con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) previsto per il 4 febbraio 2025.
L’informativa fornita da Coin ha riguardato le vendite del mese di dicembre che hanno, a dire dell’impresa, raggiunto gli obiettivi prefissati, o quantomeno realizzato risultati molto vicini alle aspettative.
Il mese di gennaio sta invece registrando risultati non in linea con i dati attesi, dovuti principalmente alla carenza di merce e alle difficoltà con i partner, alcuni dei quali stanno, anche in queste ore liberando gli spazi occupati all’interno dei negozi.
In alcuni casi, riferisce la società, immotivatamente. Per quanto riguarda gli interventi sul perimetro aziendale, Coin ha ribadito che allo stato attuale sono confermate le chiusure comunicate al Mimit nel mese di dicembre 2024 e le relative tempistiche.
Sono tuttavia emerse alcune difficoltà che potrebbero riguardare i seguenti punti vendita:
• Firenze
• Roma Termini
• Bologna
In particolare, Coin ha esposto una serie di problematiche nella ridefinizione degli affitti con le proprietà di queste tre unità, per le quali è previsto a stretto giro un aggiornamento.
Ha inoltre sottolineato che, per i predetti punti vendita la problematica è strettamente connessa alla sostenibilità.
Per quanto riguarda i partner, alcuni usciranno e la situazione è in costante divenire. Tuttavia, si lavora per incrementare i partner e chiarire le situazioni contrattuali con gli attuali partners.
Da parte loro Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno chiesto:
- Informazioni dettagliate sugli investitori al fine di ottenere informazioni precise su chi sosterrà finanziariamente l’azienda.
- Chiarimenti sulle attività aziendali per comprendere le strategie per il rilancio
aziendale e per superare la crisi finanziaria. - Dati precisi sulla composizione attuale dell’organico di tutti i punti vendita aziendali
- Garanzie sulla tenuta occupazionale; alla luce di quanto esposto dall’azienda è stata
espressa forte preoccupazione per le lavoratrici e i lavoratori diretti e indiretti, con la
richiesta di garanzie per la loro ricollocazione e/o tutela.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno sottolineato l’importanza della trasparenza e completezza nella comunicazione e di evitare supposizioni, sollecitando un impegno concreto per prevenire i licenziamenti e favorire, laddove possibile, trasferimenti e ricollocazioni, tenendo conto anche delle necessità di conciliazione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
Per le organizzazioni sindacali è fondamentale che l’informativa sulle decisioni del tribunale relative alle misure di protezione, prorogate fino al 23 febbraio 2025 e i relativi aggiornamenti in merito, avvengano con la dovuta tempestività.
A tal proposito, Coin ha tenuto ad informare di un ulteriore appuntamento con l’esperto nominato dalla Camera di Commercio, già fissato per il prossimo 31 gennaio, per verificare l’impegno concreto del/degli investitore/i.
A conclusione dell’incontro è stata data conferma dell’attivazione dell’ammortizzatore sociale per il personale di Grugliasco: il 24 gennaio è stato infatti siglato con il Ministero del lavoro l’accordo relativo alla cassa integrazione per cessata attività relativamente al negozio di Grugliasco (To).
Infine, ricordiamo il prossimo appuntamento presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Mimit (Via Veneto, 33 – Roma) previsto per la giornata di martedì 4 febbraio 2025 – alle ore 11.