H&m, confronto su punti vendita e andamento aziendale
Il giorno 10 marzo 2025 si è svolto l’incontro con H&M, all’ordine del giorno il proseguo del confronto sulle chiusure dei punti vendita ed un aggiornamento più generale sull’applicazione del Cia, sull’organizzazione del lavoro e sulle strategie aziendali.
Per quanto concerne le chiusure dei quattro punti vendita:
- Vittuone, si è condivisa una soluzione a livello territoriale che ha trovato il consenso di tutti e 15 i lavoratori coinvolti. Ha chiuso il 9 marzo 2025.
- Bolzano, Cos chiuderà il 30 marzo 2025 ma, se pur sono state fatte proposte ai 4 lavoratori coinvolti, non è stata ancora individuata una soluzione complessiva che può ritenersi conclusiva.
- Per quanto riguarda Biella e Pradamano non ci sono posizioni di ricollocazione disponibili quindi la situazione resta invariata, con possibilità che venga aperta una procedura di mobilità.
Preso atto della situazione, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno ribadito all’impresa una non condivisione dei tempi e i modi con cui vengono annunciate e gestite le chiusure.
Al netto della gestione contingente, manca una visione complessiva sulla strategia aziendale che permetta di avere una consapevolezza su eventuali rischi di ulteriori chiusure, una situazione che lascia nell’incertezza, di fatto, tutto il resto della rete vendita.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno quindi chiesto di avere un confronto vero sulle strategie aziendali e qualora ci fossero ulteriori chiusure, avere le informazioni con un preavviso rispettoso delle persone che ci lavorano al fine di individuare alternative alle chiusure stesse.
Inoltre, le gestioni individuali dell’impresa, di vicende che hanno invece carattere collettivo non permettono di valutare compiutamente tutti gli strumenti utili per una gestione sostenibile di eventuali criticità occupazionali.
A conclusione di questa parte di discussione l’impresa ha ribadito che avvierà una procedura di mobilità che riguarderà i lavoratori occupati nei punti vendita di Biella e Pradamano.
Il tavolo ha poi affrontato la questione dell’abuso del lavoro a chiamata, più volte contestato dalle organizzazioni sindacali.
Nello scorso incontro era stato richiesto di avere il dato di ore lavorate tramite contratto a chiamata ma l’impresa nell’incontro in oggetto ha presentato un generico dato del 9% del totale ore lavorate, ritenendo insufficiente l’informazione ricevuta è stata manifestata la necessità di avere il numero preciso di ore lavorate con specifica delle curve di utilizzo nel corso dell’anno al fine di verificare possibili incrementi di orario dei part time e stabilizzazioni dei lavoratori a chiamata.
Inoltre, durante il confronto, le organizzazioni sindacali hanno avanzato in maniera responsabile e propositiva, ulteriori ed alternative modalità di gestione dell’organizzazione del lavoro per rendere sempre più stabili e meno precari i contratti di lavoro all’interno dell’azienda.
Il confronto proseguirà su questi temi il giorno 19 marzo 2025 alle 14,30 e 2 aprile alle ore 15 in videoconferenza.