Cirfood, diritti di informazione: riconoscere le professionalità della ristorazione collettiva
Il 3 aprile scorso si è tenuto l’incontro con Cirfood relativo all’esercizio dei diritti di informazione così come previsto dalla contrattazione collettiva di riferimento.
L’anno 2024 si è chiuso positivamente, segnando la fine della fase post-Covid. Tuttavia, lo scenario complessivo rimane cauto a causa dei conflitti bellici ancora in corso.
Per quanto riguarda il 2025, CIR affronta il futuro con fiducia, pur riconoscendo l’impatto della denatalità e della difficoltà nel reperire nuovo personale. Il tema della revisione del nuovo codice degli appalti, insieme alla questione relativa alla rivalutazione dei prezzi, sono elementi di attenzione per Cir; oltre a questo la crisi energetica e l’aumento dei costi alimentari (+2%) continuano a influenzare il mercato e in qualche modo sono fonte di riflessione.
Per quanto concerne il fatturato, si registra una progressiva crescita, che interessa principalmente l’Italia. L’azienda ha condiviso con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze sindacali aziendali alcuni dati relativi alle annualità 2023 e 2024, fino ad una previsione che riguarda il 2025.
L’andamento dei pasti prodotti risulta in crescita tra il 2023 e il 2024; per il 2025 la previsione verrà influenzata da una razionalizzazione attualmente in corso. Le nuove sfide per il 2025 riguardano un forte investimento sul fronte della digitalizzazione per migliorare i processi aziendali e ottenere risparmi su larga scala.
Oltre a questo proseguono le ricerche in ambito alimentare, dove l’azienda ricopre una posizione all’avanguardia rispetto al panorama italiano Sul fronte appalti, Cir ci ha consegnato una mappatura aggiornata delle movimentazioni relative al 2024/2025.
Il focus sul personale dipendente ha messo in luce un incremento progressivo dei dipendenti negli ultimi tre anni. Rimane pressoché invariato il numero dei soci lavoratori.
La distribuzione territoriale vede una maggiore concentrazione della forza lavoro nel Centro Nord, con una buona crescita nel Nord Ovest e Nord Est.
Sono stati poi condivisi i dati sulla popolazione aziendale e i relativi dati anagrafici, l’incidenza del part time, la media oraria nel part time misto.
Cir investe sulla formazione: nel 2023 sono state erogate 85.384 ore di formazione tramite fondi interprofessionali e Fondo Nuove Competenze; il monte ore è ulteriormente salito a 87.168 nel corso del 2024.
Accanto alla formazione d’aula, vengono utilizzati il “training on the job” (piattaforma di skill e canali social) e la formazione a distanza “phygital” in cucina.
L’obiettivo principale rimane quello di progettare una formazione accessibile a tutti contemporaneamente, creare connessioni e scambio di opinioni, per avvicinare le persone alle nuove tecnologie.
Sui numeri degli infortuni nel 2024, l’azienda ha comunicato che lavora molto in ambito di sicurezza, considerando anche le difficoltà legate al clima e all’età media.
Sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono stati divulgati i dati relativi agli infortuni, divisi per fasce d’età relativi al 2024.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno ribadito la necessità di un impegno comune sul fronte del riconoscimento della professionalità nel settore della ristorazione collettiva.
Oltre a questo lo sviluppo della contrattazione decentrata, ai vari livelli, rappresenta la nuova sfida per il 2025. La consapevolezza dei limiti del settore e l’impegno comune su alcuni temi come salute e sicurezza, lotta al lavoro povero, parità di genere potranno essere terreno di confronto e di crescita.