Camst, proseguire sul percorso di confronto avviato
Di seguito un aggiornamento sulle principali dinamiche aziendali di Camst alla luce del recente incontro sui diritti di informazione avvenuto lo scorso 7 aprile.
L’azienda ha presentato i dati sulla situazione occupazionale in termini di inquadramento, tipologia contrattuale, lavoro supplementare e straordinario.
Rispetto al mercato Camst si conferma leader nella ristorazione scolastica (67%), seguono la ristorazione aziendale (19%) e quella in ambiente socio-assistenziale (14%).
Nel corso del 2024 ci sono stati avvicendamenti tipici del settore. Anche il 2025 conferma un trend tipico del settore, ma a livello generale, il 60% degli appalti non è in scadenza, mentre il 40% è in
scadenza nel corso dell’anno.
Di rilievo è l’investimento fatto nella ristorazione commerciale, con le iniziative commerciali conosciute come “Tavola Amica”, in Lombardia e nelle Marche.
I dati economici presentati sono ancora a carattere previsionale: i bilanci non sono ancora stati approvati dagli organi statutari preposti, tuttavia confermano una stabilità e coerenza con le informazioni divulgate.
Per il 2025, sono stati condivisi con i presenti gli obiettivi aziendali principali. Per raggiungere tali obiettivi Camst ha avviato numerosi percorsi formativi per il consolidamento delle competenze e delle abilità di addette e addetti. A tal proposito ha poi fornito i dati relativi alle ore di formazione erogate nel corso del 2024.
Camst ha poi presentato un focus sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche in quest’ambito sono stati divulgati i dati relativi alla formazione obbligatoria: un esempio tra tutti è la formazione dedicata ai Rls (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza).
Abbiamo ribadito la necessità di far ripartire la contrattazione di secondo livello, con l’obiettivo di far crescere le retribuzioni di lavoratrici e lavoratori troppo spesso penalizzate/i dal basso orario contrattuale offerto dal settore.
Pur riconoscendo l’impegno profuso da Camst sul tavolo nazionale, abbiamo ribadito che tale approdo non può essere considerato un punto di arrivo, ma l’inizio di percorsi ulteriori di confronto.