Unicoop Etruria, fusione: attenzione su occupazione e organizzazione del lavoro
Il giorno 14 aprile si è tenuto, in modalità da remoto, l’incontro con Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia per avviare il confronto sugli impegni assunti dalle Cooperative oggetto del verbale di accordo sottoscritto all’esito dell’esame congiunto di chiusura della procedura di fusione.
In particolare l’azienda ha illustrato il funzionigramma delle due cooperative anche a seguito delle prime modifiche organizzative. La cooperativa ha informato che il progetto di fusione è al vaglio dell’autorità garante della libera concorrenza per le verifiche propedeutiche alla sua realizzazione immaginando che nel prossimo mese di giugno/luglio all’esito delle verifiche realizzate dall’Antitrust, si potrà completare la procedura di fusione sul piano giuridico dando avvio quindi al progetto sotto il profilo organizzativo, gestionale e commerciale.
Pur consapevoli dei tempi necessari al completamento del progetto di fusione nella sua interezza, si è altrettanto consapevoli che un progetto così complesso non si realizza da un giorno all’altro e che già nei prossimi mesi la Cooperativa potrebbe assumere decisioni in merito ai primi interventi sull’organizzazione del lavoro ed in particolare sulle sedi di Castiglione sul lago e Terni e sulla concretizzazione della definizione dei presidi territoriali.
E’ stato chiesto di avviare i confronti preventivi al fine di governare l’impatto che queste decisioni potranno avere sull’attuale modello organizzativo delle due sedi sia in termini logistici che in termini di mantenimento delle professionalità/riqualificazione e delle attuali tutele contrattuali e normative.
Pur avendo definito nel verbale di accordo gli impegni della nuova Cooperativa rispetto ai temi sopra specificati, permangono forti preoccupazioni sia per la gestione del breve periodo che del medio/lungo periodo.
In particolare, alla luce del fatto che la sede di Vignale diventerà la sede amministrativa e legale della nuova Unicoop Etruria, abbiamo chiesto di capire come verranno gestiti i rapporti tra la sede di Vignale e le altre sedi umbre (che secondo le previsioni dell’accordo per tutto il 2025 saranno mantenute ), in caso di eventuali trasferte temporanee di lavoratori tra una sede e l’altra e l’eventuale possibilità di gestire questa fase di transizione utilizzando anche lo smart working.
Come Uiltucs abbiamo ribadito la necessità di valorizzare e qualificare le relazioni sindacali sul territorio importanti per gestire situazioni locali quali ad esempio la stagionalità e problematiche contrattuali che da tempo si chiede di affrontare e risolvere, poiché la risoluzione di tali problematiche non può certamente attendere i tempi della definizione del progetto di fusione.
In particolare per quanto concerne i part time ed il loro diritto alla trasformazione a tempo pieno e/o all’integrazione delle ore contrattuali anche alla luce dell’elevato numero di ore di lavoro supplementare svolto, la stabilizzazione dei tempi determinati, l’organizzazione delle aperture domenicali e festive, i piani ferie, il piano di sviluppo sul territorio laziale, il tema della riqualificazione e della valorizzazione delle professionalità: sono temi sui quali si aspettano risposte concrete in tempi brevissimi.
Durante l’incontro non sono state date risposte rispetto alle preoccupazioni rappresentate con particolare riferimento alle lavoratrici ed ai lavoratori delle sedi ed in particolare con riferimento alla regione Umbria ma si è registrata la disponibilità da parte datoriale ad avviare i confronti territoriali sui temi oggetto dell’accordo e degli accordi integrativi aziendali.
Permangono preoccupazioni rispetto alla realizzazione della fusione ed al suo impatto sull’organizzazione del lavoro, sui livelli occupazionali e reddituali anche a causa di ciò che è stato esplicitato nell’avvio della procedura che ha portato alla sottoscrizione del verbale all’esito dell’esame congiunto nel quale pur avendo esplicitato gli impegni, le modalità e i tempi, bisognerà attenderne la fase di concreta realizzazione.
Nelle more la Uiltucs manterrà alta l’attenzione su ogni fase del percorso invitando le strutture, le lavoratrici ed i lavoratori a segnalare puntualmente ogni eventuale criticità, con il chiaro e preciso obiettivo di tutelare tutti i livelli occupazionali e i diritti acquisiti sotto il profilo economico, normativo e contrattuale.