Scarpe&Scarpe, andamento aziendale: i temi da approfondire dopo l’ultimo incontro
Nella giornata del 15 maggio 2025 si è svolto a Roma l’incontro sui diritti di informazione tra le organizzazioni sindacali nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs unitamente alle strutture territoriali e ai rappresentanti sindacali e la società Scarpe&Scarpe Spa in concordato preventivo rappresentata dalla HR della società Jenny Marrone e dal responsabile rete vendite Francesco Brucciani.
Durante l’incontro la società ha aggiornato le organizzazioni sindacali in ordine alla prosecuzione del piano concordatario che ha già visto il pagamento dei creditori privilegiati e sta proseguendo con il pagamento delle rate previste dal terzo progetto di riparto dei creditori chirografari, anche a seguito della rimodulazione dei termini di pagamento. Tutto ciò al fine di non compromettere la continuità aziendale.
L’azienda ha presentato i dati relativi all’andamento economico 2024 e al primo trimestre 2025 con particolare riferimento al fatturato, al budget e all’Ebitda il quale, nonostante il trend negativo dell’intero settore di riferimento nel nostro paese che ha registrato un -9,4% legato anche agli eventi macroeconomici che hanno condizionato il mercato, ha visto il raggiungimento di un risultato positivo in termini di fatturato e di Ebitda mentre per quanto concerne il budget, nell’anno 2024 non si è raggiunto il risultato atteso, probabilmente perché troppo ambizioso ed irrealistico da raggiungere in quella condizione e sul quale le segreterie nazionali avevano già espresso la loro perplessità anche a fronte delle carenze di organico e degli eccessivi carichi di lavoro segnalati dalle lavoratrici e lavoratori della rete.
L’inizio del 2025 sta registrando una crescita più limitata rispetto all’anno precedente probabilmente a causa delle condizioni climatiche che da sempre influenzano e condizionano le vendite in questo settore.
L’azienda che attualmente è presente sul territorio con 132 punti vendita ha inoltre fornito i dati riguardanti gli ingressi nei punti vendita, il tasso conversione e lo scontrino medio. Dai dati emerge un delta positivo per i tre indicatori sopra elencati.
Le aree del paese che hanno sofferto maggiormente sono quelle del Nord mentre i dati delle aree Centro – Sud hanno raggiunto risultati positivi fungendo da compensazione.
I primi dati del 2025 su questi indicatori sono positivi per gli ingressi ed il tasso di conversione mentre diminuisce lo scontrino medio.
L’azienda, rispetto all’attuale presenza dei punti vendita, ha dato uno spaccato che riguarda il periodo dal 2023 al 2025 dei negozi chiusi e in chiusura e di quelli aperti.
L’azienda ha inoltre informato di essere impegnata nel rinnovo dei contratti di locazione in scadenza.
Per quanto concerne l’organico ha presentato i dati relativi al numero di dipendenti, suddivisi per genere e tipologia contrattuale.
Poi è stato fatto un quadro sulle ore di formazione nel 2024 e nel primo trimestre 2025. Le materie oggetto dei corsi si sono concentrate su tre tematiche: la salute e sicurezza (solo formazione obbligatoria) il miglioramento delle competenze (soft skill) che ha coinvolto più che altro i manager e la formazione per gli apprendisti.
È stato inoltre illustrato il progetto “Scelta D” che si pone come obiettivo quello di contrastare la violenza sulle donne, favorire la loro indipendenza economica anche attraverso l’inserimento lavorativo e sensibilizzare il personale per potere riconoscere situazioni di potenziale pericolo. Il dato sulla presenza dei Rls è ancora piuttosto basso.
È stato chiesto all’azienda di integrare le informazioni fornite in quanto incomplete rispetto alle richieste formulate ed in particolare si è chiesto di ricevere i dati su: lavoro straordinario e supplementare, lavoro domenicale e festivo in valore assoluto e la media pro capite, il dato sugli infortuni e malattie professionali e il dato a valore sui premi unilaterali erogati nel 2024.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito il persistere di situazioni di criticità ed in particolare sui carichi di lavoro, sulla gestione unilaterale della programmazione dei turni e del lavoro domenicale e festivo, del lavoro straordinario e supplementare che spesso viene fatto compensare in dispregio a quanto previsto dal Ccnl, ma è stato inoltre ribadita la contrarietà rispetto all’introduzione di un sistema incentivante unilaterale che discrimina i lavoratori e li divide e sulla formazione è stato chiesto di allargare la formazione anche alle materie non obbligatorie e soprattutto di estenderla all’intera platea dei lavoratori.
Inoltre si è rappresentata la necessità di rafforzare le relazioni sindacali a livello territoriale e di negozio dando anche il giusto spazio al confronto nel punto vendita riconoscendo il ruolo delle Rsa quale punto di riferimento sindacale a quel livello.
Sicuramente su quest’ultimo aspetto bisogna impegnarsi a realizzare un salto culturale e fare in modo che alcune problematicità si possano gestire e risolvere direttamente sul punto vendita.
In particolare sul tema dell’organizzazione che si ritiene molto importante perché impatta direttamente sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori, si è chiesto di avviare un confronto serio per addivenire ad un accordo aziendale nel quale si possa definire un impianto che dia risposte concrete e che garantisca condizioni di omogeneità e regole certe.
Su tale ultimo argomento si è comunque registrata una generica disponibilità dell’azienda a proseguire il confronto, per affrontare più nel dettaglio le criticità riscontrate sull’organizzazione del lavoro, nella giornata del 10 luglio ore 12.30 in modalità mista.