H&M, proclamato lo stato di agitazione nazionale
Filcams Cigl, Fisascat Cisl e Uiltucs, dando seguito al chiaro mandato emerso nel coordinamento delle delegate e dei delegati dell’azienda H&M Hennes & Mauritz, proclamano a livello nazionale lo stato di agitazione.
Si ritiene infatti non più sostenibile l’attuale gestione della società.
Le relazioni sindacali hanno toccato il minimo storico, sia a livello territoriale che nazionale. A livello decentrato non vi è alcun coinvolgimento delle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori; i tavoli nazionali si sono ridotti a un mero esercizio informativo, senza alcuna possibilità di reale confronto e contrattazione.
Si registra inoltre un costante abuso del job on call (lavoro a chiamata), utilizzato per mantenere una forza lavoro estremamente flessibile e precaria: utile a coprire eventuali picchi di lavoro, ma priva di retribuzione quando il lavoro diminuisce.
Sul fronte strategico, la Società procede da tempo con chiusure di punti vendita non comunicate e decise
secondo criteri poco chiari. Contestualmente, la forte spinta all’e-commerce riduce i volumi nei negozi, con
ricadute dirette sul sistema premiante e, di conseguenza, con un minor valore economico nelle tasche delle
lavoratrici e dei lavoratori.
Per tutte le motivazioni sopra esposte, Filcams, Fisascat e Uiltucs proclamano lo stato di agitazione,
riservandosi – nelle more dello stesso – di intraprendere ulteriori iniziative e azioni sindacali, al fine di
riportare H&M a comportamenti coerenti con la propria dimensione di azienda di rilievo nazionale e
internazionale e nel rispetto delle prerogative sindacali.