Guerra Palestina, ferma condanna per i crimini contro l’umanità
La Uiltucs ribadisce con forza il proprio impegno per la pace e la difesa dei diritti fondamentali di tutte le persone, condannando ogni forma di violenza. Nel dolore per la situazione in Palestina, la solidarietà va a tutte le popolazioni civili colpite dal conflitto, con la ferma convinzione che solo la giustizia e il rispetto dei diritti umani possano aprire la strada a una convivenza pacifica e duratura. Riportiamo a seguire, integralmente, la mozione votata in occasione della riunione del Consiglio Direttivo della Uiltucs a Firenze, il 10 giugno 2025.
La Uiltucs, in quanto movimento sindacale democratico, riformista ed europeista, ripudia ogni forma di guerra e di violenza e si impegna per la difesa della persona e per la lotta alle disuguaglianze;
La Uiltucs crede fermamente nei principi sanciti dalla Costituzione italiana, con particolare riferimento all’articolo 11: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (…)”;
La Uiltucs crede fermamente nei principi e nei valori comuni di Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza e Giustizia su cui si basa la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Ue; Per la Uiltucs è altresì fondamentale il rispetto del diritto internazionale umanitario e delle convenzioni internazionali ad esso collegate, come il trattato di Ottawa e la convenzione di Oslo.
Rilevato che
Il contesto attuale in Israele e Palestina è caratterizzato da un abisso di disumanità e sofferenze indescrivibili, a danno della popolazione civile; L’orrore quotidiano a cui sono sottoposte gli oltre due milioni di persone nella Striscia di Gaza rappresenta un atto di violenza inaudito e ingiustificabile; I bombardamenti, gli atti terroristici e la guerriglia, così come il blocco degli aiuti umanitari ai danni della popolazione civile, la penuria di cibo, di acqua potabile e di elettricità, si configurano chiaramente come crimini contro l’umanità; Vada condannato ogni atto di violenza, avvenuto ai danni delle popolazioni civili, israeliane e palestinesi, a partire dall’attacco del 7 ottobre 2023 perpetrato da Hamas; Sul capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu pende un mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità.
Delibera di
Condannare senza mezzi termini i crimini contro l’umanità nella Striscia di Gaza, compreso lo sradicamento programmato, violento e criminale dei palestinesi dalla loro terra e le sofferenze indescrivibili inflitte alla popolazione civile;
Sottolineare l’importanza inalienabile del rispetto del diritto internazionale umanitario e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Ue, chiedendo l’immediata cessazione di tutte le azioni militari che violano tali principi;
Richiamare l’attenzione sulla necessità di rispettare e far rispettare le convenzioni internazionali, incluse quelle che vietano la produzione di mine e armi a grappolo;
Chiedere che i responsabili di crimini contro l’umanità e violazioni del diritto internazionale siano chiamati a risponderne di fronte alla giustizia internazionale;
Esprimere solidarietà alla popolazione palestinese e a tutti coloro, israeliani inclusi, che si oppongono alla politica del governo attuale, e sostenere l’impegno per una soluzione che garantisca “due popoli e due stati”, con il riconoscimento dello Stato di Palestina;
Condannare senza mezzi termini l’attacco del 7 ottobre 2023 come ogni atto di terrorismo e chiedere l’immediata restituzione degli ostaggi ancora vivi e di quelli purtroppo morti;
Impegnarsi, come Uiltucs, a non restare in silenzio, a mobilitarci collettivamente e a unire le forze con altre realtà democratiche per la pace, la giustizia e la lotta alle disuguaglianze in Medio Oriente, così come in tutto il mondo;
Chiedere al Governo italiano di assumere decisioni coerenti con la soluzione “due popoli e due Stati”, inclusa la possibilità di messa in discussione degli accordi in essere con il governo israeliano.