Lettera aperta della UILTuCS per la Pace e l’affermazione del Diritto Internazionale
Lettera aperta della Uiltucs in coerenza con le deliberazioni del consiglio nazionale del 9-10 giugno 2025
La UILTuCS, in quanto movimento sindacale democratico, riformista ed europeista, ripudia fermamente ogni forma di guerra e di violenza. Noi crediamo profondamente nei valori comuni di Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà e Giustizia sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE, e ci impegniamo per la difesa della persona e per la lotta alle disuguaglianze.
Per noi quello sancito dall’Articolo 11 della Costituzione italiana, che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” è un principio non negoziabile.
Nei mesi abbiamo più volte rilevato come il contesto attuale in Israele e Palestina sia caratterizzato da un abisso di disumanità e di sofferenze indescrivibili a danno della popolazione civile.
L’orrore quotidiano a cui sono sottoposte gli oltre due milioni di persone nella Striscia di Gaza deve rappresentare, per Tutta l’Europa, un atto di violenza inaudito e ingiustificabile.
I bombardamenti, gli atti terroristici e la guerriglia, così come il blocco degli aiuti umanitari ai danni della popolazione civile, la penuria di cibo, di acqua potabile e di elettricità, si configurano chiaramente come crimini contro l’umanità. Per questo, la UILTuCS condanna senza mezzi termini tali crimini, incluso lo sradicamento programmato, violento e criminale dei palestinesi dalla loro terra.
La nostra condanna si estende a ogni atto di violenza avvenuto ai danni delle popolazioni civili, israeliane e palestinesi, a partire dall’attacco del 7 ottobre 2023, perpetrato da Hamas.
Per Noi è grave e inaccettabile che un capo di governo su cui pende un mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità ormai da mesi, possa continuare a seminare violenza e a calpestare il diritto internazionale.
L’importanza del rispetto del diritto internazionale umanitario e delle convenzioni ad esso collegate è fondamentale e inalienabile. Per questo chiediamo l’immediata cessazione di tutte le azioni militari e politiche che violano tali principi.
La UILTuCS esige che i responsabili di crimini contro l’umanità e violazioni del diritto internazionale siano chiamati a risponderne di fronte alla giustizia internazionale ed esprime la piena solidarietà alla popolazione palestinese e a tutti coloro, inclusi gli israeliani, che si oppongono alla politica del governo attuale. Sostenere con forza l’impegno per una soluzione che garantisca “due Popoli e due Stati”, con il conseguente riconoscimento dello Stato di Palestina è quello che chiediamo al Governo italiano.
Come UILTuCS, ci impegniamo a non restare in silenzio, a mobilitarci collettivamente, senza bandiere, e a unire le forze con altre realtà democratiche per la pace, la giustizia e la lotta alle disuguaglianze in Medio Oriente, così come in tutto il mondo.
Tuttavia, nell’esercizio del nostro ruolo, la responsabilità verso i lavoratori e le lavoratrici viene prima di tutto e per questo la nostra mobilitazione per la pace continuerà attraverso vie che garantiscano la tutela dei nostri rappresentati.
Roma, 02 ottobre 2025
La Segreteria Nazionale UILTuCS
Dichiarazione del Segretario Generale della Uil Pierpaolo Bombardieri
La Uil condanna l’ulteriore violazione del diritto internazionale compiuta nei confronti della Flotilla e continua a esprimere vicinanza al popolo di Gaza, che sta subendo un genocidio da parte di un criminale di guerra come Netanyahu.
La Uil proseguirà nella sua azione di solidarietà concreta con la raccolta di fondi a sostegno dell’attività della Parrocchia di Gaza per gli aiuti alla popolazione stremata dalla guerra.
Ribadiamo al Governo le richieste di riconoscere lo Stato di Palestina, di sospendere la vendita di armi ad Israele e di impegnarsi in Europa per la sospensione dell’accordo UE-Israele.
Chiediamo, inoltre, che il Governo italiano continui a operare per garantire la sicurezza e il rientro immediato di tutti i nostri connazionali da quelle zone.
La Uil conferma la propria storica posizione sull’annosa questione israelo-palestinese, ribadendo che solo attuando il principio “due popoli, due Stati” ci si potrà incamminare verso una soluzione accettabile di quel conflitto.
Oggi, il diritto internazionale appare svanito, stracciato da comportamenti in spregio alle più elementari regole della diplomazia. Troppo spesso, posizioni politiche e interessi strategici monopolizzano l’attenzione, relegando il diritto dei popoli, la protezione dei civili, la pietà verso le vittime a “effetti collaterali”.
E questo, oggi, vale per la Palestina, per l’Ucraina e per tanti altri scenari di guerra in cui il senso dell’umanità è cancellato dalla follia del predominio di pochi.
Serve il coraggio di scegliere la pace, un coraggio che non è debolezza ma forza. Il coraggio di anteporre la vita umana agli interessi di parte e il diritto internazionale alle ragioni di potenza.
Per tutti questi motivi, la Uil lancia un appello per una grande iniziativa popolare senza bandiere che unisca il Paese nel segno dell’umanità e della Pace.
Roma, 2 ottobre 2025