Metro Italia, dati e prospettive: 10 punti sotto osservazione
Lo scorso 20 ottobre si è tenuto l’incontro tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Metro Italia s.p.a., durante il quale è stata comunicata la chiusura del Fy 25 e presentata la situazione dei 10 punti vendita in difficoltà: Genova, Bologna, Ferrara, Ravenna, Treviso, Padova, Maxi Brunico, Maxi Trento, Ancona e Pescara.
Il Fy 25 si chiude con dati complessivamente positivi.
Permangono tuttavia alcune criticità: in particolare, il Buy Customer.
Metro Italia ha sottolineato la necessità di intervenire su tre fronti per migliorare la situazione: aumentare il numero dei clienti, migliorare la competitività dei prezzi e rendere il modello operativo più efficiente, al fine di recuperare profittabilità.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno espresso preoccupazione per il futuro dell’impresa, che da anni manifesta segnali di sofferenza, chiedendo chiarimenti in particolare sulla situazione degli affitti di ciascun punto vendita, considerati una delle cause della chiusura di alcune sedi.
Metro Italia ha ribadito che l’azienda intende continuare a operare sul mercato italiano, senza prevedere né aperture né ulteriori chiusure nel prossimo anno, e che la causa principale delle chiusure non è stata il costo degli affitti, ma la mancanza di vendite.
Durante l’incontro sono stati presentati i dati dei 10 punti vendita sotto osservazione, evidenziando elementi di criticità comuni, come la scarsità di clienti e la bassa marginalità.
Su richiesta sindacale, sono state comunicate le date di scadenza degli affitti.
L’azienda ha illustrato solo parzialmente le leve strategiche per uscire dalla situazione attuale, che prevedono principalmente investimenti volti ad attrarre più clienti.
Al termine dell’incontro è stata avanzata la proposta di attivare l’isopensione come strumento volontario per accompagnare verso un’uscita anticipata i lavoratori prossimi alla pensione.
Filcams, Fisascat e Uiltucs ritengono che l’incontro del 20 ottobre rappresenti un primo passaggio propedeutico all’avvio di un confronto più ampio, nello spirito delle relazioni sindacali previste dal vigente Cia, che dovrà portare alla discussione di un piano di rilancio complessivo dell’impresa, non solo dei 10 punti vendita sotto osservazione.
Inoltre, lo strumento dell’isopensione non può prescindere da un’analisi approfondita delle ricadute organizzative ed economiche per chi deciderà eventualmente di aderirvi.
Per questi motivi, è stato convenuto di proseguire la discussione in due incontri programmati a Milano, rispettivamente il 20 novembre alle ore 11 e il 4 dicembre alle ore 11.

