Coop Alleanza 3.0, andamento della cooperativa e integrativo sul tavolo
Il 17 novembre 2025 le organizzazioni sindacali hanno incontrato Coop Alleanza 3.0 per un’informativa sull’andamento della cooperativa.
In apertura sono stati forniti i dati consuntivi del 2024 e alcuni dati parziali del 2025. Si conferma quindi un andamento negativo del retail, motivato dagli effetti dell’inflazione e dalle politiche di contenimento dei prezzi.
Altri investimenti hanno riguardato l’efficientamento dei processi, la digitalizzazione e l’aggiornamento della rete vendita con un focus sugli investimenti per i punti vendita e le relative nuove aperture nel 2024. Le ore lavorate sono rimaste sostanzialmente stabili, con un’incidenza del costo del lavoro dell’11,74%, mentre la malattia si è attestata al 6,13%.
Per quanto riguarda il 2025, i dati – parziali e riferiti al 30 settembre – mostrano vendite in crescita rispetto allo stesso periodo del 2024, ma leggermente sotto il budget previsto.
Positiva la tenuta delle quote di mercato. La previsione è di chiudere l’anno nuovamente in utile, pur con difficoltà persistenti sulla gestione caratteristica. Nel 2025 sono stati aperti tre nuovi punti vendita: due a Modena e uno di formato iper a Sassuolo.
Da segnalare anche il cambio di governance della cooperativa, con la nomina del nuovo cda e la recente sostituzione del direttore generale.
Sul fronte degli organici, al 30 settembre Coop Alleanza ha condiviso i dati sulla popolazione aziendale, le tipologie contrattuali, la media di domeniche e festivi lavorati pro capite e quella dei turni spezzati.
La cooperativa ha poi illustrato alcuni dati relativi all’applicazione del Cia – in scadenza il 31 dicembre – nel triennio di vigenza.
I dati riguardano le assunzioni e le tipologie di contratto stipulate (contratti a tempo indeterminato, apprendistato, stabilizzazioni da tempo determinato o somministrazione), il riconoscimento degli incrementi orari e le trasformazioni a full-time, i part-time ciclici; l’erogazione del premio variabile e periodico; i buoni pasto e gli istituti di welfare.
Rispondendo alle domande dei sindacati, la cooperativa ha dichiarato un turn-over basso (circa 2%) e una quota complessiva tra straordinario e supplementare del 5%.
Filcams, Fisascat e Uiltucs, dopo aver evidenziato la necessità di incontrare il nuovo direttore generale per un confronto sulle prospettive future, hanno sollecitato Coop Alleanza su numerose problematiche riscontrate nei punti vendita.
In particolare: organizzazione del lavoro, salute e sicurezza, visibilità dei turni, gestione delle pause e dei turni spezzati, programmazione delle ferie, rotazione equa e distribuzione dei carichi di lavoro, oltre al tema sicurezza rispetto all’aumento di furti e aggressioni.
Secondo i sindacati, è necessario intervenire con una corretta applicazione del Cia, spesso interpretato dalla cooperativa a svantaggio delle persone, e con una revisione di alcuni istituti, oltre a un rafforzamento delle relazioni sindacali di punto vendita.
La cooperativa ha negato gran parte delle criticità segnalate, ma si è detta disponibile ad avviare un confronto di merito per approfondire le situazioni e cercare soluzioni condivise.
Filcams, Fisascat e Uiltucs, prendendo atto delle posizioni aziendali, solleciteranno tale confronto anche in vista del rinnovo della contrattazione integrativa.

