Lavoro Domestico: esito positivo delle consultazioni sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale
In seguito alle assemblee territoriali di consultazione in merito all’ipotesi di accordo sottoscritta in data 28 ottobre 2025 per il rinnovo del CCNL sulla disciplina del Lavoro Domestico, le lavoratrici e i lavoratori hanno approvato le convergenze individuate tra le parti, comunicando la positiva approvazione del rinnovo contrattuale.
Il nuovo contratto rappresenta un traguardo importante e segna definitivamente l’introduzione di misure volte a migliorare le tutele e la qualità del lavoro domestico.
Di seguito i punti essenziali del rinnovo:
Art. 6 – Contratto individuale di lavoro
Viene introdotto l’obbligo di indicare, nel contratto individuale, la collocazione temporale, il periodo e la modalità di corresponsione del salario. Inoltre, ogni modifica contrattuale dovrà essere preventivamente concordata tra le parti.
Art. 19 – Permessi
È riconosciuto il diritto a permessi retribuiti o non retribuiti, secondo gli accordi tra le parti, per assistere familiari con grave disabilità certificata. Si tratta di un risultato particolarmente rilevante, poiché il settore del lavoro domestico è tuttora escluso dall’applicazione della Legge 104/1992.
Art. 25 – Genitorialità
Istituito un congedo retribuito di dieci giorni per i padri lavoratori, fruibile nei due mesi precedenti la nascita e nei cinque successivi. È inoltre introdotto il congedo genitoriale con conservazione del posto di lavoro, della durata di quattro mesi continuativi, successivi al congedo di maternità o paternità alternativo.
Art. 36 – Vitto e alloggio
Il valore mensile di vitto e alloggio sarà calcolato moltiplicando il valore giornaliero per 30 giorni.
Art. 38 – Valorizzazione periodica dei minimi retributivi e dei valori convenzionali di vitto e alloggio
È previsto l’innalzamento dall’80% al 90% della percentuale di adeguamento dei minimi retributivi in relazione alla variazione del costo della vita rilevata annualmente dall’Istat.
Art. 55 – Trattamenti minimi contrattuali
Oltre al recupero dell’inflazione previsto dall’art. 38 del Ccnl, che nel periodo 2021–2025 ha raggiunto 135,75 euro, è stabilito un incremento economico di 100 euro lordi a regime per il livello BS, parametrato per gli altri livelli.
Gli aumenti saranno corrisposti con gradualità secondo le seguenti decorrenze:
- 1° gennaio 2026: +40 euro lordi
- 1° gennaio 2027: +30 euro lordi
- 1° gennaio 2028: +15 euro lordi
- 1° settembre 2028: +15 euro lordi
L’aggiornamento retributivo di cui all’art. 38 del precedente Ccnl verrà applicato sui minimi retributivi complessivi comprensivi degli aumenti concordati.

