Accordo sul lavoro domenicale per Esselunga
Venerdì 22 gennaio, dopo tredici mesi di negoziato, è stata sottoscritta una ipotesi di accordo con Esselunga in merito alla regolamentazione del lavoro domenicale.
L’intesa stabilisce i principi e le regole di una sperimentazione organizzativa che durerà dal 2 maggio 2016 fino al 30 aprile 2017. Gli effetti di questo nuovo sistema di organizzazione del lavoro saranno costantemente monitorati, e due mesi prima della scadenza sarà effettuata una valutazione conclusiva a livello nazionale che potrà determinare la conferma o il superamento di quanto previsto.
Le organizzazioni sindacali hanno anticipato alla direzione aziendale che una norma definitiva in materia potrà essere condivisa solo nel più ampio perimetro del rinnovo del contratto integrativo scaduto nel 2007 e che l’azienda ha confermato voler mantenere in essere.
Esselunga, azienda leader della distribuzione moderna organizzata, occupa 22.500 dipendenti e ha attualmente 155 negozi, che a tendere nel medio breve periodo, apriranno tutte le domeniche dalle 9.00 alle 20.00.
L’esigenza sempre più pressante di avere garanzie di presidio in una giornata divenuta la seconda più redditizia della settimana, nonché la conformazione degli organici in cui prevalgono lavoratrici e lavoratori full time senza obbligo domenicale, ha spinto l’impresa a cercare un accordo gestionale articolato su due livelli: nazionale e di unità produttiva.
Per i sindacati la priorità è stata fin da subito evitare l’applicazione automatica dell’articolo 141 del CCNL, che prevede la facoltà per il datore di lavoro di organizzare 24/25 domeniche individualmente e unilateralmente e nel contempo cercare di introdurre elementi di solidarietà fra lavoratori con obbligo della prestazione domenicale (full time e part time) e gli altri. L’accordo raggiunto garantisce un punto di equilibrio soddisfacente fra queste differenti esigenze.
In tutti i negozi (anche quelli ove non siamo ancora presenti) verrà effettuato un confronto per la determinazione dei presidi; la programmazione sarà trimestrale e prevederà come primo criterio la volontarietà. In subordine e in assenza di copertura adeguata, scatterà la rotazione secondo ordine alfabetico fra tutti i lavoratori ad eccezione di quelli già esclusi dal CCNL a cui si aggiungono, per effetto di quanto pattuito, “i lavoratori affetti da una patologia grave o continuativa”.
Il mancato rispetto della programmazione, in caso di assenza, dovrà essere giustificato e la prestazione ricalendarizzata. I lavoratori che concorreranno alla garanzia dei presidi saranno pertanto, oltre ai lavoratori “obbligati”, tutti i full time, i capi reparto e gli allievi capi reparto, e su base volontaria, i part time.
Il numero massimo di domeniche individuali lavorabili su base annua sarà 22 per gli operatori dei reparti DroGem e 24 per quelli dei reparti a servizio assistito (l’azienda aveva chiesto 24 e 31 domeniche rispettivamente).
Ai lavoratori full time con obbligo di prestazione domenicale verranno concesse 3 domeniche libere l’anno. Ai part time week end 2 domeniche libere l’anno. Al confronto di unità produttiva viene delegata una importante ulteriore responsabilità negoziale: stante la oggettiva necessità di prevedere presidi più “robusti” nei reparti freschi, la RSU/RSA e le organizzazioni sindacali Territoriali potranno stabilire il loro potenziamento, elevando il numero massimo da 24 fino ad un massimo di 28 domeniche lavorabili all’anno, aumentando come contropartita il numero di domeniche libere per i lavoratori con obbligo (da 3 a 6 per i full time e da 2 a 4 per i part time), e introducendo la possibilità per i lavoratori senza obbligatorietà di ottenere un week end libero ogni 10 domeniche lavorate.
Esselunga sempre nell’ottica di potenziare gli organici, offrirà 120 aumenti orari su base volontaria per le lavoratrici e i lavoratori part time (a 16/24 ore) che ritenessero opportuno aumentare il proprio monte ore settimanale includendo nello stesso la prestazione ordinaria domenicale. Si tratta di una offerta che non soddisfa pienamente le richieste sindacali che prevedevano il passaggio al full time per le lavoratrici e i lavoratori che ne avessero fatto richiesta. Viene infine modificata la scaletta di pagamento che, per evitare situazioni di potenziale iniquità, avrà valenza retroattiva (dal 1 gennaio 2016).
Il nuovo trattamento economico complessivamente supera, inglobandolo, il sistema precedente che prevedeva un pagamento differente delle deroghe natalizie (130%) rispetto alle altre domeniche.
L’azienda infine si è resa disponibile nell’ambito del rinnovo del contratto integrativo ad adeguare la maggiorazione dei lavoratori con la prestazione domenicale ordinaria. L’ipotesi di accordo, che dovrà essere illustrata nelle prossime settimane nelle assemblee, verrà sottoposta a referendum nelle giornate di venerdì 26 e sabato 27 febbraio 2016.
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