Ciao, Raffaele Vanni: una vita per la Uil e la Uiltucs
Ci ha lasciato Raffaele Vanni con la sua” verità vera” sarà sempre con noi nel pensiero e nell’azione.
Pensiero e azione che gli consentirono a 23 anni di essere protagonista tra i fondatori della Uil, confederazione laica e riformista, casa del pluralismo nel mondo del lavoro.
Verità vera che nel marzo del 1972 con un’intervista all’Europeo, da Segretario Generale della Uil, evitò che l’unità organica tra Cgil, Cisl e Uil potesse generare “uno schieramento alternativo pronto per essere manovrato da destra e da qualsiasi altra parte”, dando vita nello stesso tempo, alla grande stagione della Federazione Unitaria.
Pensiero e azione che nel 1998 consentirono al nostro Raffaele, da Segretario Generale della UILTuCS, di affermare la politica delle strutture quale modalità di gestione organizzativa e di indirizzo politico in grado di andare oltre rispetto al tradizionale ruolo storico esercitato dal positivo dialogo tra componenti.
Vanni ha saputo guardare oltre e distinguendo tra fini e mezzi, ha consentito, consente e consentirà alla Uil e alla UILTuCS di raccogliere le istanze di donne e uomini che in quanto lavoratori e cittadini sono degni di partecipare da protagonisti “alla vita” dell’impresa e dell’Italia in Europa.
“Non c’e dubbio” che il sindacalista Vanni ha speso la sua vita alzando lo sguardo all’orizzonte, come fanno i grandi statisti, sapendo contemporaneamente dare risposte all’oggi e seminare per raccogliere domani.
La UILTuCS nella Uil è una grande casa dove le parole si trasformano in fatti e la cultura anima i progetti. È una casa che accoglie le persone abbattendo i muri facendo del dubbio una risorsa per l’uso della ragione grazie a uomini come Raffaele Vanni. Un uomo che ha saputo coniugare diritti e doveri con giustizia e libertà.
Noi della UILTuCS
Raffaele Vanni uomo in grado di affermare un ruolo del sindacato nuovo, autonomo e partecipativo, è nato a Roma il 15 febbraio del 1928.
Figlio di un impiegato delle ferrovie dello stato e di una casalinga, Raffaele Vanni partecipa giovanissimo alle prime lotte politiche a Roma liberata dai nazifascisti, militando dal giugno 1944 nella gioventù repubblicana.
È segretario nazionale politico della Federazione Giovanile Repubblicana dal 1947 al 1949. Il 5 marzo 1950 è uno dei 253 delegati che alla Casa dell’Aviatore a Roma parteciparono all’atto costitutivo della Unione Italiana del Lavoro, una nuova confederazione con forte connotato laico riformista.
Nella confederazione appena nata viene eletto segretario confederale assumendo prima la responsabilità del servizio organizzazione e poi, dal 1953 al 1964, di quello sindacale.
Dal 1964 al 1969 ha retto il servizio affari generali, assistenza e previdenza. Il 27 ottobre 1971 il Comitato Centrale della Uil elegge Vanni Segretario Generale.
Durante il suo mandato, nei duri anni dopo l’autunno caldo, insieme a Luciano Lama e Bruno Storti ha formato la Federazione Unitaria Cgil, Cisl e Uil.
Il suo mandato confermato al VI Congresso, finisce il 30 settembre 1976. Tra il 1979 e il 1980 è stato Presidente del Comitato Economico e Sociale della Comunità Europea, successivamente è entrato a far parte del Bit ( Bureau International du Travail).
Dal 1981 al 1998 Vanni è stato Segretario Generale della UILTuCS e membro del CNEL, nella commissione che si occupa di politica dei redditi e della concertazione e coordinando il Comitato per il Mezzogiorno, fin dalla sua istituzione. (Fonte – Raffaele Vanni – Gli anni della mia Segreteria Generale Uil – Tullio Pironti editore).
L’ultimo saluto il 17 settembre dalle 8,30 alle 10 alla camera ardente dell’ospedale Santo Spirito, in Lungotevere in Sassia 1 a Roma.