AIG: esito incontro sul debito dell’ente
Si è tenuto il 14 giugno l’incontro con AIG, l’Associazione Italiana Ostelli per la Gioventù, su richiesta delle organizzazioni sindacali per seguire il percorso di ristrutturazione del debito su cui sta lavorando l’ente.
Essendo AIG un ente non fallibile, la procedura di sovra‐indebitamento risponde alla legge 3/2012, che prevede la presentazione del piano di ristrutturazione del debito da parte di organismo di ricomposizione della crisi e un percorso di omologa con tempi ridotti rispetto alla legge fallimentare.
AIG ha aggiornato i sindacati sulle iniziative svolte in questi mesi: la società incaricata ha completato la stima definitiva del patrimonio immobiliare, necessaria al completamento del piano in quanto lo stesso si basa essenzialmente sulla vendita degli immobili. Sono inoltre stati raggiunti gli accordi con gli istituti bancari per il proseguo delle linee di credito.
Il programma delle nuove aperture registra invece un ritardo rispetto all’ostello romano di Testaccio, dove sussistono dei problemi collegati alla fruizione del’acqua. Dopo la cessione dell’ostello di Bergamo, l’associazione ha lasciato anche l’ostello di Alghero, in quanto non si è raggiunto un accordo con il comune per il rinnovo della convenzione.
I sindacati hanno chiesto di individuare soluzioni non traumatiche per i lavoratori impattati (che stanno smaltendo ferie arretrate) anche con il coinvolgimento dell’eventuale futuro gestore della struttura.
Riguardo al credito dei lavoratori nei confronti di AIG, è stato svolto un lungo approfondimento che ha portato le organizzazioni sindacali a condividere la necessità di realizzare, in tempi brevi, un accordo che disciplini le modalità di estinzione di tutti gli importi non corrisposti relativi al periodo antecedente il primo gennaio 2016, interessati quindi dal piano di ristrutturazione.
La proposta di AIG è quella di estinguere i crediti pre 2016 in 12 rate, con la possibilità di accelerazione del saldo in caso di realizzazioni di vendite delle proprietà che lo consentano.
Per quanto riguarda le mensilità non corrisposte nel 2016, queste dovranno essere saldate i tempi brevi, subito dopo l’entrata in vigore del piano, in quanto entreranno nei crediti prededucibili.
In ordine ai tempi: entro luglio dovrà esserci la presentazione del piano da parte dell’organismo di ricomposizione della crisi, a partire dal deposito vi saranno 3 mesi per giungere all’ ‘omologa del piano di ristrutturazione del debito da parte del Tribunale.
Il piano sarà quindi, in caso di esito positivo, operativo dalla fine di quest’anno (novembre-dicembre), data a partire dalla quale inizieranno i programmi di pagamento dei crediti.
È stato fissato un ulteriore incontro l’11 di luglio, alle ore 11, utile alla definizione di un accordo complessivo sul piano di ristrutturazione del debito.
È stato sottolineato che prerequisito dell’avanzamento della trattativa è che i prossimi pagamenti avvengano in maniera regolare, insistendo sulla necessità che in queste ore venga pagata una mensilità a tutto il personale.
L’occasione è stata utile anche per chiarire che, fermo restando che i lavoratori sono tenuti a rispettare i regolamenti aziendali, non possono avvenire trattenute di salario senza l’attivazione del percorso di contestazione disciplinare previste dal CCNL, che prevedono la possibilità per il lavoratore di fornire le proprie giustificazioni.
Infine, AIG ha comunicato che, come da intese dell’ultimo incontro, l’associazione ha prodotto e inviato, per i lavoratori che ne hanno fatto richiesta, la documentazione utile ai fini fiscali relativamente agli importi effettivamente corrisposti nel 2015 e non descritti correttamente nel CUD.