AIG: focus sul pagamento degli stipendi
Si è tenuto il 19 aprile l’incontro con l’Associazione Italiana alberghi per la Gioventù (AIG) dovuto alla problematiche riscontrate negli ultimi mesi e, in particolare, ai ritardi nella corresponsione degli stipendi.
In seguito ad alcuni incontri svolti al Ministero dello Sviluppo Economico, AIG aveva annunciato una procedura di ristrutturazione del debito secondo i dettami della legge 3/12 sugli enti non fallibili, e si era impegnata in un piano di restituzione degli stipendi non corrisposti nel 2014.
Il piano di restituzione si è poi bloccato senza che vi fossero annunci da parte dell’associazione, ne che si sviluppasse un confronto con le organizzazioni sindacali. Successivamente, si sono susseguiti ritardi nei pagamenti e ad oggi i lavoratori stanno aspettando il pagamento della mensilità di marzo, in alcuni casi anche quella di gennaio.
Nel corso dell’incontro, AIG ha illustrato ai sindacati di categoria gli avanzamenti sul piano di ristrutturazione del debito, che prevede il pagamento dei crediti dei lavoratori entro 12 mesi dall’approvazione dello stesso.
Il debito complessivo ammonta a circa 16,5 milioni di euro, di cui 6 nei confronti dell’erario, 6 nei confronti delle banche, 1,5 nei confronti dei lavoratori e la stessa cifra nei confronti dei fornitori. Il piano prevede come azione principale la dismissione del patrimonio immobiliare, l’apertura di nuove strutture (in particolare, su Roma) e la cessione di alcune strutture in affitto di ramo.
Le organizzazioni sindacali hanno appreso che sono già state cedute o sono in corso di cessione, peraltro senza effettuare le procedure ex art 47 legge 428/90, le strutture di Cagliari e Bergamo. Si sta valutando la cessione anche della struttura di Ancona, che risulta problematica e sulla quale comunque si dovranno prevedere interventi in quanto è l’unica a non essere sostenibile economicamente sulla media durata.
AIG intende anche proseguire nella politica di riduzione dei costi, attraverso la centralizzazione degli acquisti e l’esternalizzazione di alcuni servizi (pulizie). Su questo ultimo tema i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto di attivare quanto prima un confronto nei territori dove questa scelta verrà perseguita, oppure a livello nazionale se l’operazione dovesse essere centralizzata.
Per quanto riguarda le politiche commerciali, oltre alle iniziative già messe in atto sul sito web, AIG intende rafforzare le azioni di marketing, anche in rapporto alla federazione internazionale. Sono in oltre in fase di elaborazione protocolli con la Rete Ferroviaria Italiana, con ANAS e ANCE finalizzati ad ampliare la rete degli affiliati.
Il piano di ristrutturazione, che è stato elaborato da consulenti esterni, è in fase di asseverazione, e dovrebbe essere depositato presso il tribunale a fine giugno. Per l’omologa del piano sono previsti 60 giorni. Dall’avvenuta omologa decorreranno gli impegni previsti nei pagamenti dei crediti.
Dal momento del deposito AIG sarà tenuta a rispettare le normali scadenze di paga, mentre saranno rigettate le operazioni forzose di recupero dei crediti.
Il tema dei decreti ingiuntivi e dei pignoramenti conseguenti è, secondo l’associazione, l’ostacolo principale alla ripresa di una regolare erogazione degli stipendi. Relativamente al piano, i sindacati hanno chiesto ad AIG l’invio di una situazione dettagliata che descriva il debito dei lavoratori, e che provveda a ricostruire la situazione individuale di ciascun lavoratore.
Vista la situazione emergenziale sui ritardi dei pagamenti, è stato chiesto che da qui all’approvazione del piano, l’associazione faccia ogni sforzo per liberare risorse verso i lavoratori, anche attraverso acconti.
I rappresentanti dell’associazione si sono impegnati su questo punto, e pertanto nelle prossime settimane terremo alta l’attenzione per monitorare gli effetti concreti di questo impegno. È stato chiesto di intervenire sull’accoglienza dei migranti con iniziative di supporto e di formazione, anche con l’ausilio delle associazioni partners (AICS e ARCI) in quanto un progetto di tale portata non può basarsi solo sulla buona volontà dei lavoratori e delle lavoratrici.
L’accoglienza del rifugiato non ha le stesse caratteristiche della ricettività turistica, pertanto serve che vengano forniti strumenti adeguati, per evitare situazioni come quelle segnalate a mezzo stampa dall’Ostello di Napoli.
I sindacati hanno segnalato la difficoltà creata dall’emanazione del CUD 2015 contenente gli importi dovuti anziché quelli corrisposti. Il problema, secondo l’associazione, è stata originato dalla presenza di anticipi effettuati tramite prelievi di cassa che non sono stati quietanzati.
Dopo un breve confronto, si è stabilito che i lavoratori che necessitassero della dichiarazione aziendale ai fini della dichiarazione dei redditi, dovranno inviare il dettaglio degli importi che risultano mancanti, che andranno verificati dall’AIG che quindi emetterà la certificazione utile ai fini fiscali.
Ulteriore segnalazione è stata fatta sul tema dei mancati versamenti a FONTE. Su questo ultimo punto, è necessario che tutti i lavoratori a cui risultino ammanchi inviino la richiesta al Fondo che certifichi i periodi non versati. Tale documentazione sarà utile a richiedere i pagamenti all’associazione nell’ambito del piano di ristrutturazione del debito.
Dati i tempi del piano di ristrutturazione, l’appuntamento di aggiornamento è stato fissato per il 14 giugno, con l’impegno ad aggiornarsi per vie brevi per le situazioni contingenti.