Aldi, Banca ore e contratto integrativo: nulla di fatto
In data 19.04.23 nella sede aziendale di Verona si è tenuto un incontro nazionale unitario con Aldi per esaminare le problematiche rivenienti dall’errato utilizzo della Banca ore e avviare una negoziazione finalizzata alla discussione di un Contratto Integrativo Aziendale.
L’azienda, di fronte alle nostre osservazioni di inadeguatezza dell’attuale modello di gestione della “Banca ore” per le lavoratrici e i lavoratori con contratto di tipo part-time, modello peraltro non previsto dalla contrattazione collettiva, ha illustrato quelle che sono le attuali esigenze di flessibilità che ritiene necessarie, chiedendoci la disponibilità a discutere di un accordo utile a derogare in materia di banca ore per i lavoratori con contratto part-time rispetto a quanto previsto dal Ccnl in materia.
Dinanzi alla nostra disponibilità a capire e approfondire in maniera adeguata cosa significasse per loro esigenza di maggior flessibilità, ma non a discutere di un accordo derogatorio sulla banca ore dei part-time, l’azienda ha manifestato un approccio rigido in materia, continuando a cercare di convincere le organizzazioni sindacali sull’opportunità, a loro dire, di definire un accordo sulla Banca ore per i part-time perché, sempre ad avviso aziendale, si potevano trovare certamente le condizioni per farlo.
I sindacati hanno più volte ribadito che ci possono essere altre soluzioni utili a rispondere alle esigenze di flessibilità dell’azienda poiché, se sussiste una disponibilità alla discussione sulla Banca ore, si può discutere solo per coloro i quali oggi hanno un contratto di tipo full-time e, soprattutto, all’interno delle regole dettate dal Ccnl.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno riaffermato allo stesso tempo che le relazioni sindacali non devono essere subordinate a questa materia e che nei vari punti vendita sussistono problemi di varia natura legate in primis a una gestione dei rapporti direttore-lavoratore in materia di organizzazione del lavoro e sul tema conciliazione vita privata-lavoro che merita attenzione.
Successivamente abbiamo spostato la discussione sul tema inerente l’inizio di un percorso utile alla discussione di contenuti relativi ad un possibile contratto integrativo che può essere definito sulla base di un confronto che ci auguriamo possa essere attivato sulla base della bozza da noi inviata.
La riunione purtroppo è terminata senza la condivisione di altre possibili date di incontro per il prosieguo della discussione.
Pertanto, in virtù anche dell’esito del Coordinamento Unitario Nazionale svolto venerdì 28 aprile 2023 alle ore 9.30, si ritiene utile dare avvio ad una campagna stampa avente l’obbiettivo di far accendere i riflettori dell’opinione pubblica sulle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Aldi, e in preparazione di successive ulteriori azioni dimostrative tese a suggerire ad Aldi di rimettersi al tavolo negoziale con obbiettivi condivisibili dalle organizzazioni sindacali.
Restano ferme le possibilità individuali o plurime di rivendicazioni territoriali rispetto ad inadempienze o disapplicazioni contrattuali.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.