Altran, continua il confronto su CIA e videosorveglianza
Il 27 gennaio nella sede di Confcommercio Roma, si è svolto un incontro con la Direzione di Altran Sp.A. rappresentata dal Dott. Barillari, HR Manager e assistito dai Dott. Cannalire e Marini di Confcommercio, nel corso del quale l’azienda ha presentato alle organizzazioni sindacali nazionali e alle rappresentanze sindacali presenti (Roma e Torino) l’informativa annuale sull’andamento aziendale.
Nel corso del confronto, i sindacati nazionali hanno richiesto informazioni sulla costituzione del Comitato Aziendale Europeo e notizie circa i dati presentati relativi alle tematiche della formazione e della forza lavoro.
Inoltre le Segreterie Nazionali, unitamente alle rappresentanze sindacali presenti, hanno invitato ALTRAN a fornire una disponibilità all’avvio, in tempi ristretti, della contrattazione di secondo livello, tema rimasto in sospeso per iniziativa dell’ azienda.
L’azienda, in conclusione dell’incontro, ha richiesto ai rappresentanti dei lavoratori, la possibilità di affrontare una tematica di rilevanza nazionale e all’uopo è stato deciso l’aggiornamento del confronto al giorno successivo. In tale occasione è stata manifestata la forte preoccupazione relativamente ai danni causati dai continui furti avvenuti con particolare riferimento alla sede di Napoli, segnalando la necessità di installare degli apparati di controllo dei locali.
A tal fine Altran ha richiesto ai sindacati nazionali di definire comunemente un accordo quadro nazionale sulla videosorveglianza. Le organizzazioni sindacali hanno rimarcato che in tale evenienza si può prefigurare un uso di tali dispositivi di controllo anche sui lavoratori e hanno richiesto l’aggiornamento della riunione al giorno 1° marzo 2016 ore 11.30 nella sede di Confcommercio a Roma in Via Marco e Marcelliano 45, con tutta la documentazione necessaria per operare le opportune valutazioni unitariamente alle rappresentanze sindacali.
Risulterebbe, inoltre, la presenza di alcuni apparati già installati ma non attivati. Su questi dispositivi i sindacati hanno richiesto il mantenimento della disattivazione fino a definizione dell’accordo sindacale ovvero in mancanza di esso, ad attenersi a quanto previsto in termini procedurali dalle normative vigenti.