Anaste mancato accordo: sarà sciopero
Proclamato sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti di strutture socio assistenziali che applicano i contratti Anaste.
La decisione è arrivata a seguito dell’espletamento con esito negativo e del mancato accordo, in data 1° luglio 2025, del tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dall’art. 1, comma 4, della legge n. 83/2000 (modifica dell’art. 2 della legge n. 146/1990 in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali).
Uiltucs, Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl e Uil Fpl hanno quindi proclamato uno sciopero nazionale. La mobilitazione riguarderà tutti i dipendenti delle strutture e degli enti associati ad Anaste – Associazione nazionale strutture territoriali e per la terza età – e/o adottanti il relativo contratto collettivo nazionale di lavoro. Lo sciopero è previsto per l’intera giornata o turno di lavoro del 31 ottobre 2025.
Le ragioni alla base della protesta risiedono, secondo i sindacati, nella palese indisponibilità di Anaste a ricercare soluzioni pattizie volte a garantire ai lavoratori pari diritti, tutele e dignità già riconosciute ad altri operatori del settore dipendenti da datori di lavoro che applicano diversi contratti collettivi.
Per le organizzazioni sindacali confederali, la volontà di Anaste appare chiara: sottoscrivere accordi con sigle ritenute non rappresentative del comparto, con aumenti contrattuali irrisori, disconoscendo la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente si prendono cura delle persone più fragili. Una scelta che, secondo i sindacati, imprime un pericoloso slancio verso il basso ai servizi resi e alla qualità dell’assistenza.