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Turismo
Home›Turismo›Atahotels: ipotesi cassa integrazione in deroga

Atahotels: ipotesi cassa integrazione in deroga

Di master
11 Marzo 2016
920
0

Giorno 8 marzo si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro richiesto dalle segreterie nazionali di FILCAMS FISASCAT e UILTUCS per affrontare le problematiche occupazionali relative ad ATAHOTELS.

Erano presenti una rappresentanza di ATAHOTELS e del Fondo ANTIRION. Non si sono invece presentati né la Fondazione ENPAM e né la società JSH.

I sindacati hanno illustrato al Ministero la complessità della vertenza in corso, che vede uscire ATAHOTELS dal contratto di gestione di attività alberghiera in 8 strutture di proprietà del Fondo ANTIRION e della fondazione ENPAM, con conseguente impatto occupazionale negativo per quasi 500 persone tra dipendenti di ATAHOTELS e dipendenti di società terze, considerati anche i lavoratori stagionali.

A tale proposito le organizzazioni sindacali stanno gestendo le parallele e distinte procedure di licenziamento collettivo ai sensi della legge n. 223/1991 (ATAHOTELS e Arte Cleaning a livello nazionale).

Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno rappresentato al Ministero la necessità di un tavolo istituzionale di confronto che metta insieme tutti i soggetti implicati nella vertenza, per affrontare il tema sociale e la prospettiva delle attività alberghiere.

Per i rappresentanti dei lavoratori gli obiettivi del confronto sono la continuità dell’attività e la salvaguardia dell’occupazione, per garantire i quali è indispensabile la responsabilità sociale di tutti gli attori coinvolti. Gli stessi hanno pure ricordato che il quadro normativo mette a disposizione limitati ammortizzatori sociali.

Fondamentale è anche il “fattore tempo”, in quanto le procedure di licenziamento collettivo avviate hanno purtroppo scadenze predeterminate ed è importante che per le persone non vi sia una interruzione dei rapporti di lavoro prima che si determinino le condizioni per una ripresa delle attività in tutte le strutture.

Negli incontri finora avuti con i soggetti interessati non è emersa nessuna chiarezza sul futuro. Di qui la necessità di comportamenti trasparenti, con un impegno al confronto sindacale sull’evoluzione della situazione.

I sindacati hanno infine evidenziato al Ministero quanto accaduto al residence Ripamonti, dove l’attività alberghiera è proseguita dopo l’uscita di ATAHOTELS, ma con personale diverso da quello precedentemente impiegato e reclutato dal nuovo gestore, cioè JSH Group.

È stata contestata la mancata applicazione delle regole sulla cessione di ramo di azienda. ATAHOTELS ha ribadito le posizioni già espresse al confronto sulla procedura di mobilità. ANTIRION, dopo aver ricordato che non tutti gli immobili sono stati restituiti da ATAHOTELS e che le attività alberghiere, salvo Ripamonti e Valle d’Aosta sono interrotte, ha confermato la volontà di destinare gli immobili ad attività di tipo alberghiero, senza quindi cambiarne destinazione d’uso.

Indicazioni sul futuro, sui nuovi gestori e i relativi piani ‐ ha detto ANTIRION ‐ potranno definirsi solo dopo che gli immobili saranno tornati nelle loro disponibilità. A tale proposito hanno manifestato intenzione di pagare a ATAHOTELS la prima rata dell’indennità di avviamento.

ANTIRION ha risposto negativamente alla richiesta sindacale di far applicare al nuovo gestore del Ripamonti, ovvero JSH Group, l’articolo 47 della legge 428 sulla cessione di ramo d’azienda.

In conclusione del confronto il Ministero ha sottolineato la complessità del “tavolo”, in quanto su 6 strutture l’attività è ferma e la continuità è fondamentale per favorire soluzioni occupazionali.

Ha proposto alle parti di prolungare la fase di consultazione sindacale della procedura al fine di poter accedere subito alla cassa integrazione in deroga. Su questo il Ministero per lo Sviluppo Economico si attiverà nei confronti del Ministero del Lavoro. Tre mesi di cassa consentono ai sindacati di vedere cosa succede dopo la restituzione degli immobili ad ANTIRION.

Su Ripamonti ‐ ha detto il Ministero ‐ si è determinata una situazione poco chiara, quando invece si poteva fare riferimento alla cornice dell’articolo 47 legge 428. C’è comunque la disponibilità di ANTIRION a parlarne con le organizzazioni sindacali.

Infine il Ministero ha proposto un riaggiornamento del confronto, finalizzato alla sottoscrizione di un protocollo che contenga gli elementi di metodo e di merito sopra riportati.

Su questa proposta, condivisa da FILCAMS FISASCAT e UILTUCS, ATAHOTELS si è riservata di dare la propria risposta. L’incontro sarà aggiornato appena acquisita la disponibilità di ATAHOTELS.

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TagsantirionatahotelsenpamfilcamsfisascatMiseuiltucs
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