Auchan-Conad: serve chiarezza sui trasferimenti
L’incontro svoltosi il 4 settembre 2019 con Conad ha registrato purtroppo un nuovo arretramento rispetto ai progressi registrati in occasione dell’incontro del 30 agosto.
In mancanza dell’annunciata partecipazione alla riunione dei rappresentanti legali almeno delle due società acquisite, Auchan e Sma, i rappresentanti di Conad hanno capovolto l’ordine del giorno dei lavori procedendo innanzitutto all’illustrazione delle lettere (11) di avvio della procedura ex art. 47 L. 428/1990 per 109 punti vendita distribuiti su quasi tutti i territori in cui è presente l’azienda, ad esclusione della Campania e della Sicilia.
Dalla illustrazione delle lettere, che riportano le posizioni che le aziende intenderebbero conseguire nell’ambito della procedura, è in sostanza emerso quanto segue:
- Non è chiaro cosa succede nei 109 punti vendita oggetto di trasferimento per quanto attiene il pagamento della seconda tranche di Una Tantum prevista dal Ccnl della Distribuzione Moderna e Organizzata siglato con Federdistribuzione e ad oggi applicato in Auchan-Sma, anche se a parole si è fatto capire che potrebbe essere erogata anche ai dipendenti dei punti vendita il cui trasferimento avvenga prima della data di erogazione fissata;
- Si afferma esplicitamente che s’intende cancellare tutta la contrattazione di secondo livello, effettuando in tal modo una deroga a quanto previsto dall’art. 2112 del codice civile, che ne impone la conservazione fino alla sua naturale scadenza a meno che non possa essere sostituita da una contrattazione di analogo livello già operante nell’azienda acquirente, il che non è dato nel panorama Conad;
- Si vorrebbe imporre un vincolo assoluto di riservatezza e segretezza dei termini e contenuti della lettera, della procedura di trasferimento e dei suoi esiti, spacciata per una “consueta clausola” che invece rappresenta un’assoluta prima volta almeno per quanto riguarda le decine di analoghe procedure seguite dalla UILTuCS negli ultimi 20 anni.
Ovviamente gran parte del dibattito si è a questo punto concentrato prioritariamente su questi aspetti. Nell’impossibilità di trovare soluzione almeno all’ultimo di essi, come UILTuCS ci siamo rifiutati di fornire dichiarazione di ricezione della procedura, che ci è stata inoltrata il 4 settembre stesso per PEC e che provvederemo a trasmettere alle strutture regionali direttamente coinvolte da ognuna di esse.
Anche in forza di tale circostanza, davanti alla reiterata richiesta da parte dell’azienda di sapere se la procedura di trasferimento potrà essere gestita unitariamente sul tavolo nazionale o dovrà essere demandata a confronti territoriali, anche Filcams e Fisascat sono state costrette a indicare che la risposta a tale quesito verrà fornita unitariamente in occasione del prossimo incontro dell’11 settembre, nel rispetto del termine di legge di 7 giorni per la richiesta d’incontro.
Come UILTuCS abbiamo per altro ribadito e argomentato che riteniamo praticamente impossibile prevedere nell’ambito di un accordo relativo a tale procedura il venir meno della contrattazione integrativa di secondo livello in essere, sia in Sma (dove il Cia è vigente in proroga fino al 31 dicembre di quest’anno) sia nella sua controllata Sgd, il cui contratto integrativo prevede una decorrenza ulteriormente posteriore.
Si è quindi passati ad analizzare gli ulteriori sviluppi dell’accordo sindacale proposti dall’azienda, che possiamo così sintetizzare:
- Nel protocollo sulle relazioni sindacali si è inserita la “valutazione dell’opportunità/necessità di un impegno programmatico alla negoziazione e definizione di una nuova contrattazione collettiva (anche in chiave di semplificazione ed eventualmente anche a carattere nazionale e di nuovi strumenti/soluzioni di contrattazione collettiva) a firma delle organizzazioni sindacali coinvolte”. Tale concetto è ripreso anche nella sezione specifica dedicata alla Contrattazione collettiva.
- Per quanto attiene la mobilità volontaria incentivata si sono indicate 4 finestre di uscita (30/12/19; 31/3/2020; 30/6/2020; 31/12/2020) con un’incentivazione indicata in linea generale in 12 mensilità a scalare (ossia a decrescere in relazione alla data di effettiva uscita dall’azienda) salvaguardando eventuali “condizioni soggettive” (ad esempio carichi di famiglia) od oggettive (ad esempio aree di particolare sofferenza occupazionale).
- Quanto ai pensionamenti/prepensionamenti è stata aggiunta una cosiddetta “clausola sociale” ossia la possibilità di attivare ali strumenti anche nella rete Conad complessivamente intesa.
- Sul versante delle garanzie occupazionali è stata suggerita l’ipotesi di legare una parte del costo del lavoro attuale a forme di flessibilità salariale correlate all’andamento dei punti vendita in relazione al recupero di fatturato ritenuto necessario nella misura del 15-20% come forma di salvaguardia dei livelli occupazionali. Inoltre si è fatto riferimento a strumenti di “percorso professionale” per i dipendenti, in particolare con il passaggio all’imprenditorialità.
- Quanto alla problematica delle sovrapposizione di punti vendita con la rete Conad esistente e alle eventuali future deliberazioni dell’antitrust si è ribadita la via della verifica di eventuali partnership commerciali (ossia la cessione a terzi dei punti vendita) a fronte della garanzia temporanea del mantenimento delle condizioni contrattuali in essere, dando disponibilità ad una mappatura del fenomeno e delle tipologie di intervento.
- Per quel che concerne gli effetti degli interventi di rinegoziazione dei canoni di locazione si prevede un monitoraggio degli esiti delle richieste di aggiornamento dei canoni di locazione.
Le Segreterie Nazionali unitariamente hanno dichiarato l’indisponibilità a procedere alla stipula di un Ccnl specifico per la realtà Conad, come pure rispetto alla definizione di minimi salariali decurtati con l’aggiunta di salario variabile legato al recupero delle vendite.
Abbiamo inoltre chiesto all’azienda se è ipotizzabile il ricorso a strumenti quali l’isopensione per i pensionamenti/prepensionamenti, senza ricevere risposta.
Come UILTuCS abbiamo anche richiesto – data la rilevanza che la tematica può assumere in prospettiva e in attesa di conoscere le deliberazioni dell’antitrust – la mappatura delle sovrapposizioni tra punti vendita Auchan-Sma e la rete Conad, di sicuro già oggi disponibile.
Inoltre abbiamo chiesto la mappatura dei punti vendita in affitto presso terzi e dei punti vendita di proprietà dell’azienda, dato che già dalla prima lista di punti vendita in trasferimento emerge la rilevanza che tale circostanza oggettivamente sembra ricoprire.
La Segreteria Nazionale ritiene indispensabile in vista del prossimo incontro previsto per l’11 settembre prossimo alle ore 10,30 sempre a Roma, allo Starhotel Metropole di via Principe Amedeo 3, convocare una riunione interna UILTuCS per il giorno 10 settembre nella sede della UILTuCS Nazionale, con inizio alle ore 15,30, che prevede anche la partecipazione del Segretario Generale Brunetto Boco.