Auchan Conad, tempi, trasferimenti e prospettive
Nell’incontro di ieri, martedì 27 agosto, a Roma, l’avvocato Baroni (Price Waterhuose Consulting), affiancato dal dottor Imolesi di Conad, ha illustrato le iniziative che sarebbe intenzione di Conad adottare all’indomani del closing finanziario dell’operazione di acquisizione di Auchan realizzatosi il 31 luglio, cui ha fatto seguito il giorno successivo la presentazione del nuovo presidente e del nuovo amministratore delegato ai dirigenti Auchan a Rozzano.
Dopo aver illustrato assai sommariamente le iniziative in via di definizione per quello che è stato definito “lo choc commerciale” che dovrebbe consentire un recupero delle vendite, il cui andamento negativo è stato evidenziato in ulteriore peggioramento nei mesi di luglio e agosto, ci sono state comunicate le prime iniziative in via di attuazione sul versante del contenimento dei costi.
In particolare, verranno avviate trattative con tutti i fornitori indiretti di Auchan allo scopo di ridurre il costo del venduto da essi gestito, pari a 450 milioni di euro, mentre a tutti i titolari di immobili con cui operano i punti vendita non di proprietà dell’azienda è stata inviata una missiva in cui si chiede di procedere alla rinegoziazione dei canoni di locazione, con l’obiettivo di passare dall’attuale incidenza media dei canoni di locazione sul fatturato del 5% al 2%, ritenuta la soglia di sostenibilità economica, come già dichiarato negli incontri al Mise.
Per quanto riguarda gli interventi sulla rete di vendita, è stato dichiarato che sarebbe intenzione della nuova proprietà di procedere entro il mese di febbraio al trasferimento di circa 110 punti vendita (per poco meno di 6.000 dipendenti sui circa 18.000 dipendenti complessivi e 265 punti vendita oggetto dell’acquisizione di Conad). Di questi punti vendita, 40 (1.400 dipendenti circa) dovrebbero essere trasferiti nella rete Conad già nel prossimo mese di ottobre, ragione per cui in molti casi le operazioni di riconversione sarebbero già avviate o in procinto di essere avviate nei prossimi giorni. Tali trasferimenti dovrebbero avvenire transitoriamente sotto forma di affitto d’azienda (procedura ex art. 2112 Codice Civile), per poi procedere alla definitiva cessione entro pochi mesi.
Non è stata esclusa la possibilità che all’affitto possa fare seguito anche un passaggio transitorio in subaffitto, sempre all’interno dell’universo Conad, prima della definitiva cessione. In tali casi dovrà realizzarsi anche il passaggio dal Ccnl Federdistribuzione al Ccnl applicato dall’azienda dell’acquirente.
Tutti gli altri punti vendita, in attesa delle decisioni dell’antitrust, resterebbero in capo ad Auchan, ora controllata dalla società Bdc (in cui Conad detiene il 51% e il restante 49% è detenuto dall’immobiliarista Mincione), come pure i punti vendita che presentano sovrapposizioni con la rete Conad preesistente, e continueranno pertanto ad applicare il Ccnl di Federdistribuzione.
Per quanto attiene la contrattazione di secondo livello, operante ancora nei supermercati fino al 31 dicembre di quest’anno, è stata lasciata intuire l’intenzione, ancorché non dichiarata esplicitamente, di procedere alla sua disdetta. Conad ha evidenziato in considerazione di ciò l’urgenza di definire un protocollo generale a cui dovrebbero ispirarsi gli accordi di passaggio concordato con le organizzazioni sindacali, senza escludere la possibilità di procedere a confronti territoriali destinati ad affrontare specifiche esigenze eventualmente scaturenti dai territori. Inoltre l’azienda ha confermato la sua volontà di procedere a partire dai prossimi mesi alla ristrutturazione dei punti vendita che rimarranno in capo a Auchan-Bdc con l’obiettivo di ricostituire per il maggior numero possibile di essi quelle condizioni di sostenibilità economica che ne possano consentire in un momento successivo (2020-2022) il passaggio diretto a Conad.
In tale contesto verranno valutati il ricorso agli ammortizzatori sociali conservativi (Cigs), eventuali misure di mobilità volontaria incentivata o i prepensionamenti. Per quanto riguarda le sedi e la logistica Conad ha dichiarato che la situazione di tali strutture verrà attivamente monitorata, ma che al momento la priorità assoluta è la rete di vendita. Ci è stato per altro dichiarato che negli ultimi mesi circa 120 persone sui circa 1.000 dipendenti delle sedi (Rozzano e sedi periferiche) hanno rassegnato volontariamente le dimissioni.
Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato tutte le forti preoccupazioni diffuse trai dipendenti di Auchan e condivise dalle sedi sindacali, che le informazioni fornite dall’azienda non contribuiscono a sedare. Al di là dei dettagli tecnici con cui si intenderebbe operare già nelle prossime settimane i primi passaggi a Conad, soprattutto da parte della UILTuCS è stata sottolineata la circostanza che non siamo disposti a condividere una procedura per step successivi senza che siano fornite garanzie riguardo alla gestione complessiva dell’insieme del personale oggi in forza all’azienda, con particolare riferimento agli ipermercati, ai punti vendita in sovrapposizione con punti vendita Conad, ai punti vendita che dovessero essere esclusi dal trasferimento per effetto delle delibere dell’antitrust, nonché per il personale delle sedi e della logistica.
E’ stata anche posta la questione della necessaria interlocuzione diretta tra le organizzazioni sindacali e l’azienda, non solo a livello nazionale quant’anche – e soprattutto – a livello territoriale, dato che allo stesso tavolo nazionale l’azienda è presente solo in forma indiretta e i precedenti interlocutori a livello territoriale sono venuti meno o sono stati depotenziati. Quanto alla contrattazione collettiva nazionale abbiamo affermato il principio che qualsiasi passaggio dal Ccnl attualmente applicato ai lavoratori Auchan potrà essere sostituita esclusivamente da una contrattazione di pari livello sottoscritta dai medesimi soggetti sindacali, ossia da Filcams, Fisascat e UILTuCS, e che tale circostanza dovrà essere indicata e concordata esplicitamente negli eventuali futuri accordi.
Tali preoccupazioni non hanno ottenuto risposta nella giornata di martedì.
Le parti si sono aggiornate per la prosecuzione del confronto al 30 agosto ore 10,30 a Roma.