Auchan: la risposta della UILTuCS
Pubblichiamo di seguito la risposta della UILTuCS alla lettera ricevuta da Auchan spa lo scorso 27 agosto.
Roma, 9 settembre 2015
Spett.le AUCHAN S.p.A.
Riscontriamo la Vs. datata 27 agosto 2015, avente per oggetto: “Diffida riguardante la diffusione di notizie non veritiere e l’utilizzo del segno distintivo Auchan sul Vostro sito internet in assenza di autorizzazione”, con qualche ritardo, in quanto i suoi contenuti, essendo privi di effetti concreti, potevano attendere risposta lasciando spazio ad altre priorità.
In premessa dobbiamo, inoltre, purtroppo rilevare il Vs. voluto atto di scortesia, che precede il tono piuttosto rozzo dell’esposizione dei contenuti, indirizzando la missiva nello specifico al Segretario Generale della nostra Organizzazione , apponendo per contro un indistinguibile scarabocchio sotto la sigla dell’Azienda. La presente, pertanto, impegna la UILTuCS in modo equivalente.
Nel merito, al di là di qualche inesattezza formale nell’utilizzo dei termini giuridici utilizzati dal redattore dell’articolo riportato nel nostro sito, la sostanza dei fatti è stata correttamente esposta.
Vero è, che il Giudice del Lavoro ha ammesso il ricorso per decreto ingiuntivo presentato da una RSU della UILTuCS, ingiungendo AUCHAN S.p.A. a pagare la somma relativa all’ex premio aziendale ad personam trattenuto dall’Azienda.
Tale somma è quindi stata riconosciuta quale titolo di credito del lavoratore da far valere con esecuzione forzata qualora AUCHAN S.p.A. non dovesse pagare entro 40 giorni dalla notifica. La stessa proposta d’opposizione al decreto non assolve l’azienda dal pagamento, salvo una specifica quanto remota sospensione concessa dal Giudice; infine è altrettanto vero, che l’azienda è stata altresì condannata a pagare le spese legali.
Quindi non si comprende da dove trae motivo la Vostra affermazione di aver diffuso, tramite il nostro sito, notizia “sbagliata, strumentale ed inesatta”.
L’utilizzo del segno distintivo dell’Azienda, per la precisione dell’insegna, posta come richiamo per il pubblico sui locali degli Ipermercati, sapete bene, che qualora non venga usato per effettuare concorrenza illecita e per trarre in inganno la clientela, può essere utilizzato da altri senza l’occorrenza dell’autorizzazione; a maggior ragione se lo si utilizza come immagine a corredo di un articolo o di una notizia pubblica che riguardi l’Azienda.
In conclusione Vi invitiamo, piuttosto che a sbandierare accuse inconsistenti, a riconsiderare le Vostre politiche contrattuali, quelle si, sbagliate, per il Sindacato per i Lavoratori ed ora, anche per i Giudici del Lavoro. Varrà quindi la pena, che ripristiniate l’integrità retributiva ai Vostri dipendenti e rassereniate così il confronto, invece di perseverare su una strada chiusa a risultati condivisi e foriera di tensioni conflittuali e di ricorsi giudiziari.
La UILTuCS Nazionale
Foto: www.zf.ro