Auchan, manca l’accordo sulla mobilità
Il 10 giugno 2015 si è concluso senza esito l’ultimo incontro relativo alla procedura di mobilità aperta da Auchan nell’ambito della fase sindacale e le Parti hanno sottoscritto il verbale di mancato accordo.
Nel ringraziare le numerose strutture UILTuCS presenti per la loro partecipazione, le organizzazioni sindacali ritengono utile evidenziare un unico aspetto, che per altro dovrebbe essere ben chiaro a quanti hanno partecipato alla riunione medesima.
Si è deciso – in attesa che pervenga la prima formale convocazione da parte del Ministero del Lavoro nell’ambito dei 30 giorni previsti per la procedura in sede amministrativa – di attivare confronti a livello regionale destinati non solo al “censimento” delle adesioni volontarie ad un’eventuale procedura di licenziamento collettivo fondata sul criterio esclusivo della non opposizione, ma anche a identificare ulteriori misure ed interventi utili ad eliminare completamente gli esuberi dichiarati, posto che da parte dell’azienda il ricorso agli ammortizzatori sociali continua ad essere escluso, e che non sarà senz’altro disponibile a transigere su tale aspetto almeno in quella sede.
A tale riguardo i sindacati sottolineano che le strutture possono agire in piena autonomia nel tentativo di identificare misure e interventi idonei, nella rispettiva area di responsabilità, a realizzare l’obiettivo suddetto, ma con una precondizione ed una limitazione.
La precondizione è che le intese unitarie eventualmente raggiunte a livello territoriale devono comunque contenere una clausola sospensiva che ne colleghi l’efficacia al loro inserimento nell’ambito di un eventuale accordo sindacale complessivo siglato a livello nazionale.
La limitazione è che detti accordi non dovranno prevedere interventi sul contratto integrativo aziendale da cui l’azienda ha dichiarato il recesso, e in particolare per quanto attiene al trattamento economico previsto per gli exdipendenti Città Mercato (superminimo ad personam non riassorbibile).
Qualora a livello territoriale non sia possibile realizzare intese unitarie, le organizzazioni rimettono alla valutazione delle Strutture l’opportunità o meno di procedere ciononostante alla sottoscrizione di accordi, ma ritenendo comunque utile e opportuno che vengano redatti in ogni caso dei verbali di riunione in cui possano essere formalizzate le proposte avanzate e le posizioni assunte
dai diversi interlocutori al tavolo, che potranno tornare utili in sede ministeriale, anche in caso di mancata sottoscrizione di intese a livello territoriale.