Btx Conbipel, stato di crisi: proposte aziendali inaccettabili
Il 4 ottobre scorso a Roma si è tenuto l’incontro con la società Btx Italian Retail and Brand SpA, nel contesto della procedura di Composizione Negoziata di Crisi (CNC).
La riunione, in plenaria e in presenza, ha visto la partecipazione dei rappresentanti nazionali delle organizzazioni sindacali, delle strutture, delle delegate e dei delegati.
Per parte aziendale, erano presenti il CFO Lino Lottini, il CRO Filippo Rolando, i rappresentanti dello Studio Pirola Pennuti Zei, Ottavio Sangiorgio e Carlo Dori, oltre al team dell’esperta incaricata della procedura CNC, Massimo Parravicini e Simone Accettura. L’esperta Patrizia Riva è intervenuta in collegamento da remoto.
L’azienda ha illustrato il grave trend economico negativo che ha portato all’avvio della procedura CNC nei mesi scorsi, a causa di un pesante debito accumulato.
Questo strumento è stato attivato per facilitare la ricerca di nuovi investitori capaci di rilanciare l’azienda, nonché per proteggere il patrimonio societario dai creditori.
Il piano di rilancio sarà vagliato dall’esperta incaricata prima di essere sottoposto all’approvazione del Tribunale. Gli esiti di tale processo definiranno se l’azienda potrà proseguire con un’attività in continuità o se si prospetterà una procedura liquidatoria.
Fra le misure illustrate dall’azienda, il piano prevede la chiusura di 50 punti vendita entro il biennio 2024-2025.
Per quanto riguarda la sede centrale, è stata evidenziata la necessità di ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), che coinvolgerà un numero significativo di dipendenti, a seguito della contrazione della rete di vendita.
Come organizzazioni sindacali, riteniamo del tutto inaccettabili le misure recentemente proposte dall’azienda.
A distanza di due anni dall’acquisizione della gestione e dopo la dismissione del magazzino di Cocconato – successivamente trasferito sotto la gestione DHL – l’azienda procede ora con la chiusura di un numero considerevole di punti vendita, oltre a proporre incisive e gravose modifiche alla sede centrale.
Tali decisioni configurano, a nostro avviso, una palese violazione degli impegni assunti in fase iniziale, relativi al rilancio e al consolidamento del marchio Conbipel, tradendo le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori.
Esprimiamo profonda preoccupazione per il destino di circa 400 dipendenti coinvolti, nonché per il clima di incertezza lavorativa che pesa su di loro. A fronte di tale situazione, riteniamo necessaria un’attenzione urgente da parte delle autorità competenti.
Alla luce di queste criticità, abbiamo formalmente richiesto una convocazione urgente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, insieme alle società coinvolte, per ottenere un quadro chiaro delle azioni che BTX intende intraprendere per la tutela dei livelli occupazionali.
La convocazione è stata fissata per il prossimo 15 ottobre alle ore 11 a Roma in via Molise 2, alla quale parteciperà una delegazione per ogni sigla sindacale.
Il Coordinamento Nazionale, al termine dell’incontro del 4 ottobre 2024, ha unanimemente convenuto sulla necessità di convocare assemblee sindacali, al fine di informare le lavoratrici e i lavoratori in merito agli ultimi sviluppi.
Lo stesso Coordinamento si riserva di adottare ulteriori determinazioni in relazione agli esiti dei seguenti appuntamenti chiave:
- 15 ottobre: convocazione del tavolo di crisi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per discutere le misure aziendali e la tutela occupazionale;
- 21 ottobre: scadenza per BTX per la presentazione del piano di rilancio aggiornato nell’ambito della procedura CNC, da sottoporre all’esperta e al Tribunale;
- 4 novembre: incontro tra organizzazioni sindacali e BTX a Milano per valutare l’evoluzione della procedura CNC e le sue ricadute.