Call to strike: rider in action!
Giornata di mobilitazione nazionale: presidio il 30 ottobre a Milano
Rider di nuovo in piazza per richiedere diritti e tutele. Venerdì 30 ottobre 2020, a partire dalle ore 16.30 in piazza XXIV Maggio a Milano, si terrà un presidio convocato dalla rete “Rider X i Diritti” che raduna lavoratori da tutta Italia, organizzati in Union e Sindacati Confederali, nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale contro l’accordo truffa siglato tra Assodelivery, l’associazione datoriale delle aziende di food delivery, e il sindacato Ugl che peggiora le condizioni dei fattorini in tutto il settore, mantenendo il cottimo e bloccando l’introduzione di una paga oraria prevista dalla legge 128/2019, in linea con i livelli salariali stabiliti dai contratti collettivi nazionali di settori che prevedono la figura del fattorino.
A Milano, in particolare, l’iniziativa sarà coordinata dalle organizzazioni sindacali confederali Cgil e Uil lombarde insieme a Deliverance Milano, sindacato metropolitano dei rider.
Proprio quando la pandemia torna a far sentire tutta la sua forza e dal Governo si ricomincia a parlare di misure restrittive come lock down e “coprifuoco”, i rider, chiamati strumentalmente “eroi” da parte delle aziende nella fase uno, torneranno ad essere in prima linea in un comparto strategico come quello delle consegne a domicilio.
Durante l’emergenza sanitaria, i rider sono diventati lavoratori “essenziali”.
Come lavoratori essenziali, i rider ritengono essenziali anche i loro diritti. “Chiediamo quindi per questo di essere riconosciuti lavoratori a tutti gli effetti, con l’adeguamento del nostro inquadramento contrattuale attraverso l’applicazione di un contratto collettivo nazionale di lavoro.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare alle varie iniziative che si terranno in diverse piazze italiane ad organizzarsi insieme ai colleghi che si mobiliteranno in tutto il Paese”.
Invitiamo inoltre i clienti dei ristoranti, gli utenti delle app e tutto il mondo del lavoro a solidarizzare con la nostra causa, raccogliendo il nostro appello a non usare i servizi di consegna a domicilio per tutta la giornata di protesta di venerdì 30 ottobre.
Mario Grasso della UILTuCS nazionale dichiara: “Mentre nel resto d’Europa le sentenze e le leggi garantiscono i diritti della subordinazione ai fattorini, in Italia le aziende di Assodelivery hanno aggirato la legge e la sentenza della Cassazione con un accordo di dubbia legittimità. Chiediamo un intervento deciso al Ministero del Lavoro riconvocando il tavolo tra le parti sociali dopo il primo incontro del 3 agosto. Andremo avanti con la mobilitazione dei rider e con i ricorsi in tribunale fino a quando non si ristabiliranno corrette relazioni sindacali”.