Camst fa il punto: il 70% dei lavoratori è part time
Si è svolto l’incontro in tema di diritti di informazione con Camst soc. coop.
L’azienda ha evidenziato i risultati consuntivi prevedibili (il bilancio sarà approvato in seguito) del 2023: la ripresa del fatturato e un probabile utile che tornano ai livelli del 2019 sono segnali di un recupero positivo.
Tuttavia, l’azienda ha rimarcato come l’andamento dei costi delle materie prime e dell’energia incidano pesantemente sulla marginalità, anche a causa del mancato adeguamento del corrispettivo da parte dei committenti pubblici.
Anche per queste ragioni, l’azienda ha dichiarato di voler perseguire una nuova politica più selettiva nelle gare d’appalto, escludendo di voler competere laddove le condizioni dei bandi di gara non garantiscano il giusto margine economico; analogamente, la volontà è di concentrarsi sull’attività di ristorazione tipica.
I centri cottura – da sempre impostazione caratterizzante dell’azienda – sono stati oggetto di rilevante riorganizzazione.
Tutto ciò ha avuto e potrà riavere impatto sull’occupazione: pur senza ricorrere a procedure di licenziamento collettivo, le ricollocazioni hanno spesso comportato fortissime difficoltà per le persone.
Anche la gestione dei cambi di appalto in questo periodo ha riscontrato alcuni contrasti che hanno portato alla mancata sottoscrizione dei verbali di accordo.
L’attività aziendale continua ad essere prevalentemente rivolta al comparto scolastico (59% del totale), mentre socio sanitario e aziendale ricoprono rispettivamente 15% e 26%.
Questo dato si riflette sull’occupazione: sul totale di circa 10.000 dipendenti, il part time pesa per il 70% e, di questo, ben 3.036 persone hanno un rapporto di lavoro a 15 ore settimanali.
In questo quadro, è evidente che rispondere al bisogno di migliore occupazione (consolidamento ore supplementari, avanzamento professionale, maggiori tutele ecc.) assume maggiore importanza e urgenza.
Per questo, abbiamo evidenziato la necessità che Camst si adoperi affinché il negoziato per il rinnovo del Ccnl riprenda e consenta di raggiungere un risultato apprezzabile in breve tempo.
L’azienda, pur dichiarando la disponibilità in questa direzione, ha rimarcato la necessità che il rinnovo del Ccnl tenga conto delle diverse condizioni del comparto della Ristorazione Collettiva.