Carrefour annuncia: rilancio da 120 milioni. Ma restano 615 esuberi

Oggi, 11 novembre, si è tenuto l’incontro con Carrefour Italia. La multinazionale ha esplicitato le politiche che intende mettere in atto per il rilancio della gestione diretta dei punti vendita.
Carrefour ha annunciato investimenti per 120 milioni di euro in 3 anni. Questi investimenti saranno destinati alla ristrutturazione dei punti vendita e ad attuare politiche commerciali orientate ad abbassare i prezzi e qualificare gli assortimenti.
Relativamente alle cessioni in atto l’impresa ha dichiarato che nel prossimo mese di gennaio sarà ceduta ad Apulia Distribuzione la rete della Campania per un totale di 18 punti vendita.
Il consolidamento con la partnership con Apulia in Campania, ha spiegato Carrefour ai sindacati durante l’incontro odierno, contempla delle trattative che prevedono, oltre ai 18 punti vendita diretti ceduti, di cui 10 market e 8 express, anche 4 affitti di ramo d’azienda e la cessione del deposito di Airola.
Le due aziende collaborano già con 228 punti vendita a insegna Carrefour in Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia e ha l’obiettivo, per Carrefour, di consolidare e sviluppare la rete e il marchio anche in Campania.
Nel 2022 Carrefour procederà a cedere a terzi in affitto di ramo d’azienda – nella gran parte – 106 punti vendita. I passaggi per provincia saranno 37 a Milano, 16 a Roma, 13 a Genova e 13 a Napoli, 6 a Firenze, 4 a La Spezia, 3 rispettivamente a Bologna, Salerno, Torino, 1 a Reggio Emilia, Bergamo, Benevento, L’Aquila, Avellino, Como, Pavia e Lodi.
L’impresa ha anche, poi, confermato la portata e circoscritto il perimetro degli esuberi nelle misure di 615 full time, distribuiti prevalentemente in Lombardia e Piemonte con particolare riferimento agli ipermercati e ai market.
La Uiltucs valuta positivamente le politiche di rilancio della rete di vendita dirette, ma attende di verificarne gli effetti concreti.
Troppe volte infatti, precisa Andreani, sono state disattese le prospettive. Resta negativa, invece, la valutazione sulle soluzioni degli organici e la spinta alla terziarizzazione e al franchising.
“Serve – spiega, infine, il segretario generale aggiunto Uiltucs, Paolo Andreani, presente al tavolo della trattativa -un accordo su terziarizzazione, appalti e franchising, senza il quale è impossibile dialogare sul piano di ristrutturazione in atto”.