Carrefour, dalle parole ai fatti: chiediamo norme e impegni contrattuali per contrastare la violenza sulle donne
Marcia indietro di Carrefour, sulla decisione shock di aver messo in vendita una maglia, più che discutibile, che istiga al femminicidio. La scelta infelice di commercializzare la t-shirt con l’immagine stilizzata di una donna che precipita, verosimilmente spinta da un uomo, e la scritta ‘problema risolto’, per il segretario generale aggiunto della Uiltucs Paolo Andreani era stata originata da politiche commerciali sbagliate. “Una multinazionale che vende magliette offensive per la dignità della persona – ha commentato ieri Andreani – deve chiarire anche alle lavoratrici ed ai lavoratori quali valori persegue. Parole e fatti non tornano. E’ ora di cambiare”.
Il cambio di rotta invece è stato accolto positivamente dal segretario, che stamattina ha commentato l’accaduto. “Le scuse di Carrefour sono dovute”, ha detto. “La dignità della persona è inviolabile. Se Carrefour dice il vero, non avrà alcuna remora a sottoscrivere con il sindacato impegni contattuali né a condividere il sostegno di associazioni che si occupano della violenza sulle donne” ha incalzato Andreani, concludendo: “Nel rinnovo del contratto aziendale vedremo i fatti”.