Carrefour, possibile (ma non scontata) intesa sugli esuberi
Possibile ma non scontata intesa sugli esuberi in Carrefour. Questa una delle novità dell’incontro di oggi, 29 aprile, durante il quale si è anche avviato il confronto territoriale e di punto vendita in merito ad una rivista organizzazione del lavoro.
Sul tavolo anche l’incentivo all’esodo, appunto, quantificato nell’integrazione della Naspi al 100% della retribuzione per 24 mesi, ad eccezione di coloro che accederanno prima in pensione.
Previsto per il 5 di giugno, infine, un ulteriore incontro. “Servono ulteriori altri passi in avanti da parte dell’impresa” ha dichiarato Paolo Andreani della segreteria nazionale della UILTuCS al termine della trattativa con Ssc Società Sviluppo Commerciale per discutere della procedura di licenziamento collettivo.
Scendendo nel dettaglio, è stata Carrefour ad avanzare la proposta di arrivare a breve ad un accordo condiviso, sulla base della definizione di un’intesa in grado di indicare la quantificazione dell’incentivo all’esodo a seguito della non opposizione al licenziamento (quale unico criterio per addivenire alla risoluzione dei rapporto di lavoro).
Lo stesso accordo dovrebbe indicare il numero massimo degli esuberi, individuati dopo il confronto sindacale in sede territoriale. Previsto un nuovo passaggio territoriale, utile per definire eventuali accordi di ipermercato per ridimensionare il numero degli esuberi dichiarati, anche con la definizione di accordi temporanei di una diversa organizzazione del lavoro.
La UILTuCS, con le altre federazioni di categoria, ha chiesto di valorizzare la possibilità di ricollocare parte degli esuberi in aziende del Gruppo in ragione dell’annunciato sviluppo multicanale e di definire modalità di sostegno economico rispetto ad eventuali volontari al trasferimento in altra sede di lavoro.
Definita conseguentemente una proroga dei termini della procedura in essere al 5 giugno.