CCNL Cooperazione: serve un testo condiviso
Lo scorso 17 maggio, le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs hanno nuovamente incontrato le associazioni della Distribuzione Cooperativa nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2013.
La controparte, in apertura del confronto, ha commentato la rivisitazione operata dalle organizzazioni sindacali del documento originariamente proposto dalle associazioni delle imprese cooperative in occasione dello scorso incontro del 13 maggio per dare al negoziato una cornice recante degli affidamenti condivisi a cui dare seguito nell’intesa di rinnovo.
In particolare, le associazioni datoriali da un lato hanno rigettato la richiesta sindacale di incrementare l’una tantum di anticipo salariale a valere sui futuri aumenti contrattuali di 200 € da erogare con le spettanze del mese corrente (i sindacati hanno proposto di portare a 250 € tale valore per dare maggior ristoro alle lavoratrici ed ai lavoratori che attendono da ben 29 mesi il rinnovo del loro CCNL); dall’altro hanno avanzato la richiesta di specificare in maniera univoca nel testo che la disponibilità dei rappresentanti dei lavoratori a negoziare senza riserva alcuna comprenda anche il tema del recupero del differenziale di costo (intercorrente fra il CCNL della Distribuzione Cooperativa e quello del CCNL TDS), nonché la questione del trattamento economico da riconoscere nei giorni di carenza durante il periodo di assenza per malattia, e di ratificare una clausola “anti dumping”, relativa alla massa salariale scaturente dai futuri accordi economici, che crei un riallineamento automatico con la massa salariale complessiva che sarà eventualmente raggiunta dalle pattuizioni afferenti la parte economica oggetto del confronto negoziale fra i sindacati e Federdistribuzione.
La delegazione di parte sindacale, ribadendo la propria disponibilità a dare vita a un confronto di merito non solo sui temi posti dalle associazioni datoriali, ma anche rispetto ai contenuti della piattaforma unitaria presentata ad Ancc Lega-Coop, Confcooperative e Agci, ha riaffermato che solo all’esito del negoziato, nell’ambito di un equilibrio complessivo, si potranno apprezzare portata e significato delle pattuizioni raggiunte sui diversi temi oggetto della trattativa; voler aprioristicamente stabilire che gli argomenti più sensibili per le associazioni delle imprese della distribuzione cooperativa saranno comunque oggetto di una rimodulazione appare una forzatura e, in buona sostanza, un affidamento di natura asimmetrica che finirebbe per far perdere significato ad un percorso negoziale che, per quanto difficoltoso e assai delicato, deve, in buona sostanza, ancora iniziare e svilupparsi.
Inoltre Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno ribadito l’irrinunciabile condizione che il testo che si arriverà a pattuire dovrà avere quale finalizzazione l’indicazione di un percorso il più possibile stringente per tentare di rinnovare il CCNL; avviare il delicato processo negoziale in una fase maggiormente fattiva, superando l’attuale stallo che, qualora fosse ulteriormente protratto, allontanerebbe significativamente l’obiettivo di dare alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore un contratto collettivo nazionale di lavoro, resta per i sindacati il principale fine del testo la cui sottoscrizione è molto caldeggiata dalla nostra controparte.
Al fine di consentire alle associazioni datoriali una verifica al loro interno relativamente ai contenuti approfonditi nel corso della riunione, i lavori del tavolo negoziale sono stati aggiornati alle ore 18:00 del giorno 19 maggio prossimo; considerato il carattere del prossimo incontro, le organizzazioni sindacali prenderanno parte all’occasione di confronto con la presenza dei soli nazionali.