Ccnl Industria turistica, avviato il negoziato. Presentata la piattaforma
Il 13 marzo 2019 all’Nh Vittorio Veneto di Roma si è ufficialmente aperto il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria turistica scaduto il 31 gennaio 2018.
Aica e Federturismo hanno affermato come il settore abbia finalmente superato la crisi che ha condizionato gran parte della scorsa tornata contrattuale, ma come altresì il mercato attuale continui ad essere fortemente condizionato da fattori esogeni ed endogeni che impediscono, nei fatti, andamenti stabili e buone prospettive a medio e lungo termine.
La crescita esponenziale del mercato turistico globale infatti viene solo parzialmente intercettata dalla ricettività italiana che sconta ancora storiche criticità quali un pesante deficit infrastrutturale, e una domanda fortemente vincolata dalla stagionalità.
Sull’immediato futuro pesa il rischio di un innalzamento del prezzo dell’Iva e la situazione economica recessiva del paese.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno illustrato i contenuti della piattaforma rivendicativa mettendo in guardia Confindustria dal rischio di commettere da subito gli errori che, secondo i sindacati, hanno caratterizzato in negativo la scorsa trattativa durata anni e in larga parte trascorsa a discutere delle esigenze di abbattimento del costo del lavoro delle imprese.
Il nuovo contratto nazionale dovrà al contrario guardare alle sfide del presente trovando soluzioni condivise ai problemi che la digitalizzazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie stanno creando a tutto il settore dell’ospitalità.
Formazione e aggiornamento professionale costanti, una bilateralità più efficace, nuove regole nei percorsi di esternalizzazione, dovranno concorrere a qualificare il lavoro che c’è e che ci sarà nei prossimi anni, stante la costante crescita dell’occupazione in atto.
Infine questa trattativa, secondo Filcams Fisascat e Uiltucs, dovrà essere l’occasione per trasmettere un messaggio forte al Governo sulla importanza del ruolo della contrattazione come autorità salariale e normativa autonoma e alternativa rispetto ai paventati interventi legislativi in materia di salario minimo.
Il confronto proseguirà sempre in plenaria il 6 maggio 2019 a Milano con inizio alle ore 11.00 in sede da definire.