Ccnl Pubblici esercizi e ristorazione collettiva, rinnovo non più rimandabile
Il 27 giugno alla sede di Fipe, a Roma, si sono incontrate le parti datoriali firmatarie del Ccnl Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva Commerciale e Turismo, Fipe, Angem, LegaCoop, Confcooperative, Agci, i segretari generali nazionali e le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, a seguito della richiesta di incontro inoltrata dei segretari generali alle controparti in data 10/5/2023, per verificare la volontà di proseguire nel rinnovo del Ccnl con tempi brevi, certi e definiti.
Le controparti hanno registrato la richiesta ricevuta da parte dei segretari generali, riconfermando la volontà di procedere con il rinnovo del Ccnl, sollecitando la definizione, da parte sindacale, del documento congiunto denominato “Agenda di Governo”, da inviare ai Ministeri competenti.
Le controparti hanno poi ribadito le difficoltà della ristorazione collettiva, ed evidenziato che, seppur in presenza di una ripresa dei fatturati, che a fine 2023 dovrebbe portare il settore a recuperare e superare i livelli pre-pandemici, le aziende riscontrano una diminuzione degli utili e dei margini a fronte dell’aumento dei costi dei beni energetici e delle materie prime. Unitariamente Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno ribadito l’opportunità e l’appropriatezza della richiesta di incontrare le controparti a livello di segreterie generali, essendo trascorsi 18 mesi dalla scadenza del Ccnl, non avendo riscontrato dalla controparte una reale e concreta volontà di entrare nel merito della piattaforma rivendicativa inviata nel giugno del 2021, per concretizzare il rinnovo del Ccnl, in tutte le sue parti, a partire da quella economica.
I segretari generali hanno evidenziato e stigmatizzato come la situazione di difficoltà, lamentata dalle aziende rispetto all’aumento dei costi, sia molto più grave per la sostenibilità economica dei lavoratori e delle lavoratrici del settore che, oltre ad avere contratti prevalentemente part time, da 18 mesi non hanno avuto l’indicizzazione del salario rispetto all’aumento del costo della vita a causa del mancato tempestivo rinnovo del Ccnl.
In una situazione di difficoltà estrema come quella attuale, non è più tollerabile che le lavoratrici e i lavoratori di questo settore, unitamente a quelli del terziario, del turismo e dei servizi, a non abbiano, da troppo tempo, gli adeguamenti salariali conseguenti al rinnovo del Ccnl.
Rispetto alla definizione del documento ”Agenda di Governo”, è stato condiviso di inviarlo ai Ministeri competenti, (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero del Turismo).
I segretari hanno ribadito che l’azione politica nei confronti della compagine istituzionale non può condizionare il tavolo di confronto e deve essere indipendente dalle dinamiche della trattativa per addivenire, in tempi brevi, al rinnovo del Ccnl. A tal fine, con l’intento di affrontare tutti i temi posti alla discussione, dalla parte economica alla classificazione del personale, sono state concordate e calendarizzate le prossime date di incontro tra le parti: 19 luglio, 26 e 27 luglio