CCNL Turismo: è ancora sciopero
Il 2 dicembre 2015 si è svolto l’ultimo incontro con Angem e ACI (Alleanza delle Cooperative) utile a verificare la possibilità di giungere ad una conclusione positiva del negoziato per il rinnovo del CCNL Turismo parte speciale Ristorazione Collettiva. Le Associazioni Datoriali all’avvio dell’incontro hanno ribadito – quale condizione per il rinnovo del contratto – l’individuazione di una soluzione alle esigenze espresse dalle imprese in materia di cambio di gestione, permessi per riduzione dell’orario di lavoro (ROL) ed ex festività, flessibilità e part time, malattia. Nel merito, sui temi indicati, le controparti hanno avanzato le seguenti richieste:
- Cambi di gestione il nuovo articolato da loro preparato prevedeva un intervento pesante su tutti gli attuali commi che regolamentano il cambio di gestione. Il negoziato ha portato a mantenere sostanzialmente inalterati gli attuali articoli, dando l’apertura al tema dei 6 mesi di anzianità di appalto. Resta aperta la questione derivante dal DLgs. 23/2015.
- ROL/Ex Festività conferma delle attuali 104 ore complessive con una modulazione che preveda l’utilizzo di una parte per far fronte a situazioni non programmabili (ad esempio sospensione attività del committente, maltempo, ecc.) e per rispondere a necessità tecnico organizzative; una quota residuale resterebbe in capo al lavoratore da utilizzare per esigenze personali specifiche. Rispetto al riparto così definito, hanno chiesto che le ore di Rol a disposizione dei lavoratori, qualora non utilizzate, alla fine dell’anno di maturazione decadano ad ogni effetto.
- Flessibilità la proposta datoriale in prima istanza prevedeva l’attivazione del meccanismo della banca delle ore da applicare sul part time, condizione da noi contestata perché non prevista dalla normativa; successivamente, è stata richiesta l’introduzione di regimi di flessibilità, da gestire senza il preventivo confronto con le Organizzazioni Sindacali. Infine, prospettata la riduzione della maggiorazione per le ore supplementari, a seguito di una scorretta interpretazione del Decreto Leg.vo 81/2015.
- Malattia ponendo l’accento sulla necessità di ridurre l’assenteismo per malattia hanno chiesto la modifica dell’attuale impianto contrattuale in materia, limitando il riconoscimento dei tre giorni di carenza solo per 3 eventi all’anno, purché la prescrizione preveda oltre 5 giorni di malattia.
Tali richieste sono state ritenute irricevibili da Filcams – Fisascat – Uiltucs, le quali – pur avendo avanzato delle controproposte – ritengono che la disponibilità ad intervenire su alcuni istituti contrattuali non può comportare un sostanziale ed ingiustificato arretramento della condizione dei lavoratori e delle lavoratrici. Inoltre, nell’ambito del confronto, si è più volte chiesto di affrontare la questione degli aumenti salariali unitamente alla durata del CCNL, per valutare complessivamente il piano delle proposte avanzate dalle controparti. La risposta ricevuta è stata sempre vaga, salvo confermare che gli importi già previsti in altri rinnovi contrattuali per comparti afferenti al settore del Turismo non sono ritenuti praticabili da Angem e ACI.
Alla luce degli evidenti limiti posti dalle Associazioni Datoriali e l’impossibilità a rivedere le posizioni assunte la trattativa è stata interrotta. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, a fronte dell’arresto del confronto ritengono necessario sostenere la vertenza aperta da ormai 32 mesi con iniziative sindacali significative, aprendo immediatamente lo stato di agitazione del settore Ristorazione Collettiva e proclamando un pacchetto di 16 ore di sciopero.
Un primo pacchetto di otto ore da effettuarsi a livello territoriale nel mese di dicembre (tenuto conto delle limitazioni della legge 146/90 sul Diritto di Sciopero) e otto ore a livello nazionale che verranno programmate entro il mese di gennaio 2016. Qualora, trascorso dicembre, non si definiscano soluzioni agli altri tavoli del Turismo (Fipe e Fiavet Confcommercio, Confindustria, Confesercenti), le Segreterie Nazionali valuteranno la possibilità di estendere la mobilitazione anche alle altre associazioni datoriali.
Le Segreterie Nazionali
Filcams Cgil
Fisascat Cisl
Uiltucs Uil