Chef Express, contratto integrativo: chiarire la prospettiva del negoziato
Il 15 maggio 2019 si è tenuto l’incontro previsto con Chef Express finalizzato alla presentazione della piattaforma per la contrattazione integrativa aziendale.
Nel rispondere con delle prime considerazioni alla proposta sindacale, l’azienda ha esposto una serie di difficoltà contingenti (possibile riorganizzazione sull’area di Roma) e strutturali (concorrenza, presenza di più contratti nazionali applicati, contratti integrativi territoriali, organizzazione più articolata) che renderebbero difficile un’estensione della contrattazione integrativa ai punti vendita non autostradali.
I sindacati hanno chiarito unitariamente che il nostro obiettivo è quello di individuare una cornice contrattuale inclusiva, senza sovrapposizioni con i contratti territoriali e in riferimento alla platea dei lavoratori afferenti al Ccnl Ristorazione collettiva e commerciale (Fipe).
A tale scopo i sindacati hanno aperto alla possibilità di individuare soluzioni diverse sulle singole voci del contratto integrativo, valutano di volta in volta l’opportunità e le modalità di estensione di istituti già previsti come la possibilità di inserirne di nuovi e alternativi.
L’azienda ha confermato le proprie difficoltà ad affrontare un percorso di questo tipo e ha dichiarato che un contratto valido per tutto il perimetro maturerebbe in tempi molto più lunghi di quelli che si renderebbero possibile per un rinnovo riguardante la sola parte autostradale.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno chiesto all’azienda di chiarire la prospettiva della trattativa, riservando le valutazioni sindacali, e chiesto comunque di individuare alcune voci sicuramente trasversali per tutti i settori da discutere già nel prossimo incontro (7 giugno 2019, ore 11, a Roma).
Nel corso dell’incontro i rappresentanti sindacali hanno più volte ripreso il tema delle tensioni generate dalla pratica di far scaturire dalle visite del mistery client contestazioni disciplinari (in piattaforma si richiede di introdurre un elemento premiante legato alla qualità).
L’azienda ha dato disponibilità a discutere il tema ad una sessione alla quale prenderà parte il responsabile aziendale della qualità.
L’incontro è stato utile anche ad acquisire i dati sui diritti di informazione, che confermano il trend di crescita dell’azienda su tutti i canali:
- 50 aree di servizio autostradali su 16 tratte in cui sono impiegate 1184 persone (al 31 dicembre 2018);
- 46 punti vendita in stazione, 11 aeroporti e 6 ospedali con l’impiego complessivo di 1710 persone (di cui 360 sull’area urbana di Roma e 390 negli aereoporti di Roma);
- il 64% della popolazione aziendale è a part time (10% a 30 ore, 15% a 20 ore e il restante a 24 ore);
- il 66% dei dipendenti sono donne e il restante uomini (il 60% delle store manager sono donne);
- il livello di inquadramento più diffuso è il V livello del Ccnl Ristorazione (67%). Il restante della popolazione si divide quasi equamente tra IV (11%), III (7%) e IV livello (8%). Il 96% del personale è a tempo indeterminato, di cui il 16% sono apprendisti;
- la stagionalità comporta un aumento complessivo del 22% degli impiegati (9% apprendisti stagionali, 9% tempi determinati, 4%somministrati) con una durata media dei contratti di 4 mesi;
- sono state erogate 6,5 h pro capite di formazione (escluse materie di sicurezza obbligatoria) per ciascun dipendente nel 2018.