Chicco Artsana, CIA: i sindacati chiedono chiarezza all’azienda
Il 27 giugno si è svolto a Roma il programmato incontro tra Artsana Chicco spa, assistita da Confcommercio e Filcams, Fisascat, UILTuCS nazionali a seguito della disdetta di tutta la contrattazione integrativa aziendale vigente (rete vendita) da parte dell’azienda.
Preliminarmente i rappresentanti aziendali hanno sottolineato come la loro disdetta della Contrattazione Integrativa non ha un significato ostile, ma deve essere interpretato solo tecnicamente con la necessità di mettere mano ad un insieme di accordi definiti onerosi e che, in particolare per quanto riguarda le maggiorazioni per il lavoro domenicale e il salario variabile, devono essere aggiornate poiché ritenuto ormai superato in termini di impostazione e insostenibili per eccessiva onerosità.
Il nuovo CIA, secondo la Direzione Aziendale Artsana dovrebbe essere più coerente con l’attuale situazione aziendale e mirare alla produttività, recuperando efficienza economica ed organizzativa.
Le valutazioni aziendali sono state corredate da valutazioni relative alla nuova realtà del mercato di settore, con l’affermarsi prepotente delle vendite on line, e con il calo strutturale delle nascite.
Le organizzazioni sindacali di categoria hanno, in primo luogo, evidenziato quanto comunicato nelle lettere di risposta alla disdetta inviata dall’azienda in data 9 maggio in cui viene, tra l’altro, stigmatizzata la scelta di disdire il CIA.
In ogni caso i sindacati hanno chiarito che al fine di evitare un vuoto nella normativa integrativa a partire dal prossimo 1° gennaio 2018, intendono verificare in corso d’opera le reali intenzioni aziendali, e comunque l’eventuale rinnovo del Contratto Integrativo dovrà essere inserito in un contesto chiaro circa il piano industriale di Chicco Artsana che dovrà ispirarsi ad una politica di sviluppo e di tenuta occupazionale.
Le parti hanno quindi condiviso la prosecuzione del confronto e fissato il prossimo appuntamento per il 26 luglio 2017.