Cia Cineca, trattativa interrotta: al via la mobilitazione
Il giorno 13 di ottobre era programmato l’incontro per l’avvio della discussione del rinnovo del contratto integrativo aziendale.
La riunione era giunta alla fase di un periodo particolarmente complesso, durante il quale le distanze tra la nostra delegazione sindacale e la direzione aziendale erano rimaste invariate: la gestione dello smart working continua ad essere particolarmente critica e la scelta aziendale di programmare incontri territoriali con tempi tanto lunghi e differenti, fra sede e sede, rappresenta un metodo di lavoro teso a dividere e non costruire un sistema efficace di relazione.
La scelta di riavviare la discussione sulla piattaforma del Cia era motivata dalla possibilità di lavorare su elementi concreti, diversi da quelli su cui fino ad oggi avevamo discusso, ma che fossero di interesse per lavoratrici e lavoratori.
Il tentativo di spostare la discussione su tutti i temi per noi sensibili, sapendo che le criticità sullo smart working restano aperte.
In questa situazione di estrema complessità avevamo fatto più riunioni di coordinamento al fine di definire un percorso condiviso e iniziare a contrattare: lo sforzo di tutta la delegazione sindacale era quella di ragionare sulle proposte che pensavamo di ricevere dalla direzione, in risposta alle nostre richieste della piattaforma (che ricordiamo e oramai ferma da più di un anno).
Invece di discutere del rinnovo del Cia ci siamo sentiti chiedere la revoca dello stato di agitazione: una richiesta provocatoria ed impossibile da accogliere. Nel momento in cui si fosse iniziato a parlare di merito sindacale avremmo potuto ragionare sullo stato di agitazione.
Senza conoscere le disponibilità aziendali è impossibile revocare lo stato di agitazione, senza sapere che risposte avremmo ricevuto alle nostre richieste avremmo potuto ragionare su come sostenere la trattativa.
Mai ci era stato chiesto di revocare lo stato di agitazione a fronte della ripresa della trattativa. Noi vogliamo trattare. Noi vogliamo parlare del rinnovo del contratto integrativo aziendale. Noi vogliamo sapere quali sono gli impegni che il consorzio vuole assumere a beneficio di lavoratrici e lavoratori. Noi vogliamo offrire a chi lavora nel consorzio una prospettiva diversa da quella che ci è proposta oggi.
In queste ore avvieremo le procedure per attivare lo stato di agitazione e lo sciopero. Siamo convinti delle nostre ragioni, siamo convinti che la contrattazione è lo strumento principale con cui regolare i rapporti di lavoro e siamo convinti che contrattare significa innanzi tutto saper mediare.
Nelle prossime ore verranno svolte le assemblee nei luoghi di lavoro: è indispensabile che da queste assemblee parta una voce forte da parte di tutte e tutti noi: per il contratto, per la qualità del lavoro, per il salario e per i diritti di chi ogni giorno offre il meglio di se per il consorzio ed il proprio lavoro.