Cir Food: il punto su sicurezza, pasti, retribuzioni e welfare
Si è tenuto il 6 febbraio l’incontro richiesto da Cir Food, nel quale l’azienda ha sottoposto alcuni temi per un eventuale confronto nazionale. Eccoli nel dettaglio.
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Posto che ad oggi esistono 19 Rls sull’intero territorio nazionale, l’azienda eccepisce la nota interpretazione circa il concetto di unità produttiva e punta a garantirsi l’adempimento del DLgs. 81/2008 con numeri limitati di Rls (senza esplicitare una proposta).
Elemento di garanzia. L’azienda ritiene che il riconoscimento di un proprio Piano di Welfare sia in sé assorbente della previsione contrattuale per le imprese che non svolgeranno la contrattazione integrativa.
Trattenuta pasto. L’azienda ha adottato negli anni la prassi di non operare la trattenuta. Oggi ne viene evidenziato l’impatto di costo e il riflesso rispetto alla concorrenza, per cui sarebbe
necessario affrontare il problema.
Addetta ristorazione commerciale. La figura non è ben specificata nel Ccnl e l’azienda ritiene opportuno addivenire ad un accordo sulla declaratoria.
Pagamento retribuzioni. Oggi il pagamento è unificato alla data del 9 del mese successivo. Tale sistema viene ritenuto foriero di difficoltà e si ritiene preferibile adottare un sistema, già in uso
in altre aziende, secondo il quale le voci fisse e continuative verrebbero riconosciute con il cedolino del mese corrente (pagamento all’ultimo giorno) e le voci variabili nel cedolino del mese successivo.
Abbiamo espresso all’azienda la necessità di chiarire l’impostazione, prima ancora del merito delle singole questioni. Ad oggi il sistema di relazioni sindacali praticato è fondato esclusivamente sul livello territoriale; ove si ritenesse di aggiungere un livello nazionale, esso deve riguardare materie individuate e precise.
Inoltre, una simile impostazione mal si concilia con le iniziative unilaterali praticate, ad esempio, con il Piano di Welfare, che non è mai stato oggetto di alcun confronto. Non si può certo ipotizzare che un costo contrattuale (elemento di garanzia) possa essere eluso a fronte di una decisione a suo tempo assunta dall’azienda, seppure positiva sotto il profilo del contenuto e conveniente nel riflesso economico per i lavoratori.
Quanto alla trattenuta pasto, si è rammentato all’azienda che, nel corso del negoziato per il Ccnl, era stato proposto dalle organizzazioni sindacali di addivenire ad un accordo aziendale che rendesse esigibile la prassi in uso: la richiesta fu respinta, in nome della difesa della propria consuetudine. Se oggi l’azienda ritiene necessario imporre il costo ai propri dipendenti, non potrà evitare di assumersene la responsabilità. Per quanto riguarda la Rappresentanza dei Lavoratori per la Sicurezza, la discussione è affrontabile purché si superino interpretazioni giuridiche non condivisibili. La specificità di alcuni ambiti (ospedali, centri cottura, sedi) richiede una stabile e qualificata presenza di Rls; per altre unità presenti nel territorio, è possibile ipotizzare RLS di “bacino”, ove si riconoscano agibilità congrue allo svolgimento della funzione.
Infine, per agli altri argomenti posti, abbiamo dichiarato una generale disponibilità. Le parti si sono riservate le rispettive riflessioni e decideranno l’eventuale prosecuzione del confronto.