Cisalpina Bluvacanze, riprende il confronto su ammortizzatori e smart working
Il 21 settembre abbiamo incontrato Cisalpina per fare il punto sulla situazione aziendale dopo l’estate e per riprendere la discussione aperta su ammortizzatori e smart working.
L’estate ha avuto un effetto positivo sul leisure, ma con un peso limitato rispetto al volume generali dei fatturati, che si attestano intorno al 30% di quel del 2019.
La rete di agenzie clienti si mantiene però stabile, con un numero di chiusure limitato (circa 20).
Risultati quasi dimezzati sul 2019 per il business travel, ma con la positiva notizia dell’acquisizione di nuovi clienti, soprattutto lato p.a.
Le riduzioni orarie sono diminuite, passando dal 70% di maggio al 45% di luglio per le funzioni operative.
Resta comunque per l’azienda la necessità di proseguire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali: stante l’incertezza sulla possibilità di proseguo della Cigd, l’azienda avvierà le comunicazioni necessari per l’accesso alla Cigs su tutte le società rientranti in tale campo di applicazione.
Come organizzazioni sindacali abbiamo ribadito la necessità di aumentare le ore lavorabili, di meglio distribuire le opportunità e di riprendere lo smart working, anche in collegamento con l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale.
Su questo punto l’azienda non ha dato disponibilità, affermando che il ragionamento sullo smart working si riaprirà solo a fronte di una ripresa al 100% dell’attività.
Riproporremo comunque l’argomento in fase di discussione della cassa integrazione. Nel corso dell’incontro l’azienda ha posto due questioni critiche rispetto all’evoluzione dell’offerto ovvero l’aumento della richiesta da parte dei clienti di un servizio h24 dedicato e la necessità di rafforzare le competenze linguistiche a fronte dell’acquisizione di clienti internazionali.
Abbiamo chiesto all’azienda di prendere maggiormente in considerazione i programmi dedicati alla formazione e abbiamo dato la nostra disponibilità a riaprire gli accordi sull’h24 oggi in vigore al fine di non disperdere opportunità di maggiore occupazione.