Coin: le ultime sul percorso di ristrutturazione
In data 31 marzo 2025 si è tenuto a l Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) il previsto incontro di aggiornamento sullo stato del percorso di ristrutturazione di Coin.
La delegazione aziendale, per voce dell’ A.D.Matteo Cosmi, ha illustrato l’avanzamento delle attività già tracciate nei precedenti incontri, fornendo nuovi elementi sia sul fronte finanziario che su quello operativo e occupazionale.
Avanzamento procedura di ristrutturazione e coinvolgimento di Invitalia
L’azienda ha confermato che il deposito formale del piano di ristrutturazione presso il Tribunale
di Venezia è previsto per il 24 aprile 2025. Tale deposito rappresenta uno snodo fondamentale
nel percorso volto all’omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti, già in fase
avanzata nei confronti di fornitori, banche e amministrazione pubblica.
Contestualmente, è stato ribadito che è in corso l’istruttoria da parte di Invitalia, a cui è stata
trasmessa la documentazione utile per valutarne l’ingresso come socio di minoranza a sostegno
del piano industriale quinquennale. L’ufficializzazione è attesa entro le prossime settimane.
Investimenti
È stata confermata la registrazione delle offerte vincolanti per la sottoscrizione di un aumento
di capitale (21,2 milioni di euro da parte di Sagitta Sgr e Mia Srl e, in via residuale, dagli attuali
azionisti di Coin: Red Navy, Joral Investment e Hi-Dec Edizioni). È stato inoltre chiarito che gli
investimenti previsti nell’ambito del piano hanno destinazione prevalente su capitale circolante,
rilancio commerciale, approvvigionamento merce e rafforzamento delle attività retail e digitali.
Stato delle chiusure e aggiornamento rete commerciale
È stata confermata la lista delle chiusure già comunicate:
– Roma Bufalotta e Roma Lunghezza: chiusura al pubblico già avvenuta; restituzione dei locali
entro il 31 marzo;
– Latina: chiusa il 16 marzo; restituzione dei locali al 31 marzo;
– San Donà di Piave: chiusura entro il 30 aprile;
– Milano City Life: chiusura prevista entro il 31 luglio;
– Vicenza: data da definire;
– Bassano (COIN Casa): nuova criticità in corso di valutazione.
Nel Corso dell’incontro è stata inoltre ufficializzata la chiusura del punto vendita di Roma
Termini, non precedentemente prevista, con chiusura ipotizzata tra maggio e giugno.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato con forza l’assenza di confronto preventivo e chiesto chiarimenti urgenti sulla gestione del personale coinvolto.
Per quanto riguarda Bologna e Firenze, è stato confermato quanto già comunicato:
– su Bologna permane una criticità legata alla sede, per cui l’azienda sta cercando una soluzione
alternativa in città;
– su Firenze, sebbene il contesto presenti alcune problematiche, si ritiene che queste possano essere superate. Permangono interlocuzioni in corso e pertanto la situazione è in via di definizione.
Sostenibilità economica e tutela del lavoro
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno fortemente richiesto trasparenza sulla tenuta economico-
finanziaria dell’azienda nel breve periodo, in relazione all’impatto delle chiusure e alla gestione
dei costi. Si è tornati a sottolineare la necessità che, nei casi più critici (es. Roma Termini),
vengano attivate misure concrete che garantiscano tutela occupazionale delle lavoratrici e
lavoratori coinvolti.
Sono stati inoltre chiesti chiarimenti sull’assistenza sanitaria integrativa e previdenza
complementare, in particolare riguardo al mancato versamento delle quote. La richiesta nasce
dalla necessità di garantire la continuità dei servizi per le lavoratrici e i lavoratori iscritti.
Piano locazioni e quadro organico
Su spinta delle organizzazioni sindacali, l’azienda è stata sollecitata a fornire un piano chiaro, organico e dettagliato che includa:
– un quadro occupazionale nazionale completo, ancora oggi non trasmesso, con la fotografia
precisa dell’organico per punto vendita, area geografica e metratura dei punti vendita;
Tali informazioni risultano essenziali per un confronto costruttivo con i territori e per valutare
l’efficacia delle misure di tutela occupazionale e di ricollocazione.
Piano commerciale e perimetro operativo
Nel corso dell’incontro non è stato fornito alcun dettaglio aggiuntivo rispetto al piano
commerciale di rilancio. L’azienda ha genericamente richiamato la volontà di consolidare il
perimetro operativo e attrarre nuovi investimenti, ma senza presentare alcun documento né
elementi strutturati.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno ribadito la necessità che tale piano venga condiviso in modo
formale e analitico, evidenziando che la sua definizione e la relativa trasparenza sono elementi
centrali per la gestione dell’attuale e delle prossime fasi. È stata dunque richiesta la trasmissione
scritta di tutti i dati inerenti: strategia commerciale, articolazione degli investimenti, impatto su
rete e organici.
È stato fissato quindi un nuovo appuntamento al Mimit per il 22 aprile 2025 alle ore
10. In quella sede, l’azienda sarà chiamata a presentare:
– dati aggiornati sull’organico;
– elenco dettagliato delle metrature e delle locazioni;
– stato dei brand e degli accordi commerciali.
In vista di tale incontro, è stato richiesto un confronto preventivo con le federazioni sindacali di categoria, così da definire congiuntamente le priorità da portare al tavolo ministeriale.
Le organizzazioni sindacali continueranno a mantenere alta l’attenzione e il monitoraggio
costante, rivendicando chiarezza, trasparenza e partecipazione a ogni passaggio del percorso di
ristrutturazione e rilancio.