Coin, piano di ristrutturazione: gli ultimi aggiornamenti
Con la presente desideriamo fornirvi un aggiornamento sullo stato attuale del piano di ristrutturazione di Coin, sulla base di quanto emerso dall’incontro odierno.
Come più volte comunicato, la direzione aziendale ha intrapreso un percorso volto al risanamento finanziario e al rilancio del business. A tal fine, sono state avviate diverse azioni, i cui sviluppi, alla data odierna, sono stati come di seguito rappresentati.
Coin ha confermato di aver ottenuto impegni da parte dei primari investitori finalizzati al rafforzamento patrimoniale e al rilancio dell’attività. Tali impegni sono subordinati al perfezionamento degli strumenti di regolazione della crisi attivati fino ad oggi.
La società, di concerto con gli investitori, ha individuato negli accordi di ristrutturazione dei debiti, disciplinati dalla legge, il mezzo per conseguire il definitivo risanamento dell’esposizione debitoria e il riequilibrio della situazione finanziaria.
Lo scorso 23 febbraio, Coin ha richiesto e ottenuto dal Tribunale di Venezia la concessione di un ulteriore termine di 60 giorni per finalizzare i citati accordi di ristrutturazione e domandarne l’omologazione.
Nel frattempo Coin dà notizia che gli accordi con i diversi creditori – fornitori, banche, Stato – stanno procedendo senza apparenti criticità e che la nuova struttura societaria prevede anche l’inserimento di un finanziatore istituzionale, la cui ufficializzazione si prevede possa avvenire nelle prossime settimane.
I tempi del risanamento sembrano essere rispettati e la conclusione del processo di ristrutturazione è prevista per i mesi di giugno/luglio 2025.
Gli accordi immobiliari stanno andando avanti, tuttavia sono state conclamate alcune criticità (Roma Termini e Bologna), già precedentemente attenzionate, e dall’incontro è emersa un’ulteriore possibile chiusura che interesserebbe il territorio del Veneto (Coin Casa – Bassano del Grappa).
Alla luce di tutto questo Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno richiesto un aggiornamento rispetto alle chiusure già annunciate, che risulta pertanto essere così composto:
- Roma Bufalotta e Roma Lunghezza: chiusura al pubblico già avvenuta – restituzione dei locali prevista per il prossimo 31 marzo.
- Latina: chiusura al pubblico avvenuta il 16 marzo cm – restituzione dei locali prevista per il prossimo 31 marzo.
- San Donà di Piave: chiusura prevista entro il 30 aprile 2025.
- Milano City Life: chiusura prevista entro il 31 luglio 2025.
- Roma Termini: annunciata in data odierna la chiusura del punto vendita. prevista tra maggio e giugno 2025.
- Bologna: prevista la chiusura del punto vendita. La data è in corso di definizione e l’azienda sta cercando di prolungare la permanenza nei locali in attesa di individuare una nuova soluzione locativa in Città.
- Firenze: la situazione presenta criticità minime e si sta lavorando per la loro risoluzione definitiva.
- Bassano: nuova criticità per la quale si attendono aggiornamenti.
Filcams , Fisascat e Uiltucs hanno potuto constatare il permanere di uno stato di incertezza rispetto alla tenuta del perimetro aziendale e alla luce di questo fatto hanno evidenziato, in più passaggi, la necessità di un aggiornamento costante rispetto all’evoluzione del piano di ristrutturazione, con particolare attenzione ai territori impattati dalle chiusure e alle ripercussioni occupazionali; permane, inoltre, una chiara difficoltà nel ricevere dall’azienda un quadro organico e dettagliato sulla situazione occupazionale a livello nazionale, elemento essenziale per affrontare il confronto in modo costruttivo.
Per Filcams, Fisascat e Uiltucs è ancor più necessaria una gestione puntuale delle relazioni sindacali con i territori interessati dalle chiusure, al fine di trovare le dovute soluzioni di ricollocazione del personale coinvolto.
Se dal lato aziendale la situazione operativa nei punti vendita mette in luce un andamento del business positivo e in linea con le aspettative di budget, grazie anche all’ingresso di nuovi marchi e il potenziamento dei brand aziendali (Koan), da parte sindacale permangono criticità relative alla manutenzione dei punti vendita per la quale è stato nuovamente richiesto un piano di interventi.
Inoltre è stato ribadito che la gestione della crisi di numerosi marchi continua a rappresentare un problema significativo per le organizzazioni sindacali.
In attesa di ricevere ulteriori notizie, anche alla luce dei chiarimenti richiesti da parte di Filcams, Fisascat e Uiltucs, vi ricordiamo che è previsto per la giornata di lunedì 31 marzo 2025 alle ore 15 l’incontro al Mimit (via Molise 2 – Roma). Sarà possibile prender parte alla riunione sia in presenza sia on line.