Coin, risanamento: le novità dopo l’incontro al Mimit
L’incontro sindacale con Coin che si è tenuto il 22 aprile 2025 al Mimit ha messo in luce diversi punti cruciali della vertenza in atto. Un aspetto fondamentale discusso è stata la composizione dei debiti, con il termine ultimo fissato per il 28 aprile. È stata confermata una dotazione finanziaria di 33,2 milioni di euro, resa possibile dalla partecipazione al capitale di Invitalia (circa 10 milioni di euro), della società Mia (circa 10 milioni di euro), da parte di Sagitta come già comunicato in precedenza e dell’asset societario di Coin con l’ampliamento della dotazione complessiva fino a 45 milioni di euro, comprensivi dell’intervento finanziario di General Finance.
Coin ha dato evidenza della chiusura degli accordi con il sistema bancario e di altrettanti affidamenti presi con molti fornitori: a conferma di ciò è stata data notizia di oltre 350 accordi di composizione del debito sottoscritti, che rappresentano più del 60% della debitoria che ha portato alla crisi. Un segnale importante verso il risanamento dell’azienda.
Per quanto riguarda il perimetro aziendale, sono stati posti dei paletti fermi che ne escludono modifiche. In relazione all’occupazione, è stato ribadito l’impegno al mantenimento del 100% dei posti di lavoro, operando laddove necessario, con trasferimenti gestibili all’interno di una stessa area geografica: è questa ad esempio la condizione di Roma, dove oltre alle chiusure dei punti vendita di Bufalotta e Lunghezza, Coin gestirà la chiusura del negozio di Termini, entro il prossimo 31 maggio.
L’incontro ha poi evidenziato anche alcune decisioni riguardanti la rete di negozi:
- Il negozio di Firenze Loggia continuerà la sua attività, come più volte auspicato dalle organizzazioni sindacali impegnate nel confronto.
- È stato raggiunto un accordo per la chiusura del negozio di Bologna entro il 31 luglio, con uscita dall’immobile entro agosto. Per le lavoratrici ed i lavoratori di Bologna, si farà ricorso agli ammortizzatori sociali nell’ottica di trovare un altro immobile dove continuare l’attività di vendita.
- Per quanto riguarda Vicenza, il dialogo con la proprietà rimane aperto e la definizione è stata rimandata; la notizia è stata accolta con grande speranza rispetto alla definizione positiva del negoziato ancora in corso.
- Confermata la chiusura del negozio di San Donà, prevista per la fine del mese, con il totale riassorbimento del personale all’interno della rete.
La gestione del piano industriale, che coinvolge circa 2000 persone, continuerà con una forte attenzione all’occupazione, e nessuna decisione sarà presa senza condivisione.
Un’altra importante novità emersa è la discussione sul piano commerciale, che finalmente avrà un respiro diverso. Oggi si è parlato di un piano quinquennale, considerato un dato importante per la ripresa.
Infine, vi informiamo che il deposito della documentazione necessaria per la chiusura della composizione negoziata al Tribunale di Venezia avverrà entro il 28 aprile; si attenderà pertanto la pubblicazione dell’omologa prevista entro il mese di luglio, per dare seguito agli incrementi di capitale da parte dei finanziatori.
Oltre a questo la chiusura degli accordi con tutti i fornitori ha determinato la ripartenza delle forniture di cosmesi e abbigliamento. Un segnale importante per garantire la ripresa del business.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno ribadito la necessità di portare avanti un dialogo con l’impresa sia di livello aziendale, che attraverso le rispettive strutture territoriali. Resta alta l’attenzione rispetto ai territori interessati dalle chiusure e alla condivisione del piano commerciale per il quale si attendono da parte di Coin ulteriori momenti di confronto e approfondimento.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno inoltre attenzionato alcune criticità emerse rispetto all’indotto di Coin: permangono infatti difficoltà nella gestione delle relazioni sindacali con alcuni partners, molti dei quali risultano attualmente usciti dal perimetro aziendale.
Rispetto a questo tema le organizzazioni sindacali hanno chiesto a Coin la possibilità di aprire un confronto in tale direzione.
Infine il Ministero intervenuto al termine del dialogo tra impresa e organizzazioni sindacali si è detto soddisfatto dell’operato e dell’attenzione dimostrata da parte di tutte e tutti, anche ripercorrendo le tappe della vertenza: negli ultimi quattro mesi sono stati fatti 4 incontri al Mimit ed oggi è possibile avviare una nuova fase del confronto che potrà avvenire in sede aziendale.
Sarà cura del Mimit convocare un nuovo incontro in sede ministeriale, dopo la pubblicazione dell’omologa.