Coin, tavolo di crisi: serve un piano sociale
Si è svolto il 18 dicembre 2024 l’incontro al MiMIT (Ministero dello sviluppo economico e del Made in Italy) che ha riguardato la crisi del Gruppo Coin.
Durante il confronto, richiesto dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, fortemente preoccupate per la tenuta occupazionale dell’impresa, sono emerse diverse questioni che rendono ancor più incerto il futuro della rete aziendale.
La crisi di Coin è iniziata ancor prima della pandemia, ma di sicuro le difficoltà si sono acuite durante gli anni del Covid e hanno portato l’azienda ad accumulare circa 80 milioni di euro di debito.
Per affrontare questa situazione, Coin ha avviato una procedura di composizione negoziata della crisi, a partire da giugno 2024.
Tale procedura ha permesso all’azienda di intraprendere una serie di negoziazioni assistite da un esperto indipendente, con l’obiettivo di favorire la continuità aziendale e il dialogo con i creditori, oltre che l’attivazione di misure cautelari per limitare l’aggressione del debito.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno espresso forti preoccupazioni per la crisi, chiedendo garanzie occupazionali per le lavoratrici e i lavoratori diretti e per tutto l’indotto.
In particolare, oltre alla chiusura del punto vendita di Grugliasco (TO), prevista per gennaio 2025, nel suddetto incontro, sono state preannunciate da parte dell’Ad di Coin, ulteriori chiusure che riguarderebbero altri 7 punti vendita storici: Roma Lunghezza – Roma Bufalotta – San Donà di Piave (VE) – Latina – Vincenza – Milano City Life – Sesto Fiorentino (FI), per un totale di 92 dipendenti, di cui 50 sul territorio di Roma.
Le organizzazioni sindacali hanno pertanto criticato in sede ministeriale la mancanza di trasparenza e comunicazione che ha contraddistinto le relazioni sindacali degli ultimi mesi, denunciando i ritardi, ormai non più giustificabili, rispetto nella presentazione del piano commerciale.
A tale proposito, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, hanno chiesto maggiori informazioni rispetto agli investitori più volte citati da Coin, chiarimenti sulle strategie aziendali a breve, medio e lungo termine e garanzie rispetto alle misure di tutela per le lavoratrici e i lavoratori del punto vendita di Grugliasco (TO).
Inoltre, le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di un piano sociale di ricollocazione che possa riguardare tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolte/i nelle chiusure comunicate.
Coin su sollecitazione del Mimit si è detta disponibile a non perseguire azioni unilaterali e ad avviare una fase di confronto con le organizzazioni sindacali volto a individuare tutte le soluzioni utili per conseguire la ripresa nel corso del 2026 e, al contempo, salvaguardare i livelli occupazionali.
Al momento, non vi sono informazioni in merito alla decisione del Tribunale circa gli ulteriori 60 gg richiesti dalla società di proroga delle misure di protezione, in scadenza il 24 dicembre 2024.
Alla luce di quanto espresso dalle Parti il Mimit si è impegnato a monitorare la situazione in modo continuativo e a tenere aperto il tavolo di crisi.
In sintesi, l’incontro al MIMIT ha evidenziato la gravità della situazione di Coin e le preoccupazioni più volte espresse dalle organizzazioni sindacali.
Le segreterie di Filcams, Fisascat e UILTuCS proseguiranno il confronto con Coin il prossimo 23 dicembre 2024, in plenaria, a partire dalle ore 14. Il confronto ail Mimit proseguirà invece in data 4 febbraio alle 11.