Coin, tempo di ristrutturazioni. La posizione della UILTuCS
Si è svolto in data 13 gennaio 2020 il previsto incontro con Coin. L’impresa ha messo in evidenza quanto volumi e marginalità siano determinanti per rispondere alla contrazione dei consumi e alle vendite online, tanto da far decidere a Coin di accelerare il processo di ristrutturazione. Ciò per incidere in modo positivo sugli andamenti aziendali.
Casa, profumeria e abbigliamento saranno per dichiarazione aziendale il business di Coin. In particolare Coin Casa si presenta quale formula per generare marginalità importanti. Il consuntivo di bilancio del 2020 si annuncia in leggera negatività.
È in questo quadro che si colloca la ristrutturazione aziendale orientata anche a potenziare la vendita di servizi (caffetteria, eventi, sartoria ecc) prevista nel biennio 2020-2021 con 9 ristrutturazioni, tre nuove aperture full-format e 10 nuove aperture di Coin Casa per complessivi 40 milioni di investimenti.
Le ristrutturazioni riguardano Genova, Milano Vercelli, Livorno (ristrutturazione complete, Genova e Livorno partiranno a fine gennaio 2020) Sassari, Padova e Treviso (ristrutturazioni in completamento) nel 2020 e di seguito Verona, Bologna e Como nel 2021. Verona e Como sono ristrutturazioni invasive e durature da fare a filiali chiuse (7 mesi Verona e Como 3 mesi).
L’attuale rete di vendita è composta da 45 negozi di cui 10 Coin casa e la ristrutturazione che prevede anche una revisione organizzativa della sede inciderà sull’organico base che a fine 2019 era di 1521 persone.
L’impresa dichiara di avere 11 punti vendita in sofferenza da riportare in equilibrio.
Esistono 35 Full Time Equivalent in potenziale esubero in rete, ai quali si sommano 27 distacchi da terzi in rientro.
Risultano esserci altri impegni al rientro in organico in aree diverse del paese con particolare riferimento a Trieste e Cola di Rienzo (18 persone per 12,5 Fte).
L’azienda ha proposto di realizzare un accordo per l’utilizzo di una cassa integrazione per riorganizzazione per il biennio 2020-2021 che non riguarderà tutti i punti vendita, complessivamente dovrebbero essere 20 i punti vendita coinvolti.
L’utilizzo complessivo della cassa potrebbe riguardare in ipotesi un monte ore massimo pari a 140 Fte, tenendo conto anche di 25 FteE in conto alle ristrutturazioni e di 20 potenziali esuberi presso la sede.
La Uiltucs ha valutato positivamente l’approccio alla ristrutturazione che prevede importanti investimenti e posto il tema del valore dell’occupazione. Occupazione che dovrà, essere garantita in modo completo. Condizione indispensabile per fare accordo.
L’incontro è stato aggiornato al prossimo 23 gennaio in Roma.