Conad Adriatico, licenziamenti in vista: serve un patto per il lavoro
“Gli Ipermercati CONAD posizionati in Puglia, Molise e Abruzzo tagliano l’occupazione – 220 esuberi in 7 Ipermercati su 719 dipendenti. Dobbiamo salvare l’occupazione in territori difficili anche realizzando accordi “su misura nei singoli ipermercati”, commenta Paolo Andreani della UILTUCS Nazionale. “Se le imprese non saranno disponibili sarà conflitto.”
Il 18 luglio si è svolto l’incontro con Ancd e Conad Adriatico inerente le problematiche occupazionali insorte negli ipermercati del gruppo. Preso atto che i 10 ipermercati coinvolti da avvio di procedure di licenziamento collettivo sono tutte società con singole ragioni sociali e non riconducibili a Conad Adriatico se non per accordi di service e o commerciali, l’associazione datoriale ha reso esplicite le politiche messe in atto negli ultimi anni per assicurare margini di redditività alla rete esistente.
Tali politiche, condotte a favore di tre ipermercati in conduzione diretta e 7 in affitto di ramo d’azienda non hanno consentito di invertire un negativa tendenza tanto che sono stati dichiarati 220 esuberi su 719 dipendenti occupati nei sette ipermercati nei quali sono state avviare procedure.
Gli ipermercati coinvolti nella vertenza occupazionale sono Fasano con un totale di 58 dipendenti, Campobasso con 119, Lecce Cavallino con 127, Vasto con 120, Lanciano con 125, (San Severo con 93, Monte Sant’Angelo con 77 – SOGIPER). In tutti gli ipermercati risultano in essere contratti di solidarietà fino a settembre 2018.
La UILTuCS ha considerato riduttiva e insufficiente l’occasione di confronto puramente informativa, praticato in Roma e ha chiesto a Ancd e Conad Adriatico di promuovere un tavolo permanente di monitoraggio delle vertenze territoriali, finalizzato a ridurre il disagio occupazionale per il tramite di una condivisa strategia di governo delle problematiche atta a mantenere in essere condizioni di lavoro accettabili.
L’incontro ha messo in evidenza la possibilità unica di determinare soluzioni territoriali utili alla riduzione stabile delle ore lavorate. Si profila quindi una vertenza conflittuale da affrontare ipermercato per ipermercato.
Alla luce di quanto appreso, salvo un ripensamento delle imprese coinvolte, sarà inevitabile non procedere ad una mobilitazione generalizzata dei lavoratori degli ipermercati coinvolti, utile a convincere le controparti a “ragionare” per concertare soluzioni condivise e non traumatiche.
La UILTUCS unitamente alle altre federazioni di categoria hanno chiesto dunque a ANCD e a CONAD ADRIATICO di valutare la costituzione di un tavolo comune di concertazione della vertenza. Nei prossimi giorni saranno avviate le trattative nei singoli territori e i fatti determineranno gli eventi.