Conbipel, amministrazione straordinaria: al via la fase di consultazione sindacale

Il 10 giugno 2022, in video conferenza, ha avuto avvio la fase di consultazione sindacale ex art. 47 della Legge 428/90 per Conbipel in amministrazione straordinaria.
Alla riunione ha partecipato anche il Mise nella persona del dott. Stefano D’Addona. Si è trattato di una prima riunione interlocutoria finalizzata a socializzare meglio la proposta vincolate presentata, vagliata e approvata da parte del Mise e dal comitato dei creditori.
Dopo una prima informativa ricevuta dagli organi della procedura concorsuale, nonché dai legali delle società acquirenti, Grow Capital (fondo) e Jd Sports Fashion Srl, le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di comprendere a pieno la proposta vincolante formulata, esprimendo sin da subito in modo palese l’obiettivo condiviso di salvaguardare tutti i livelli occupazionali, o il maggior numero dei lavoratori in forza, migliorando la proposta iniziale.
A seguito dell’incontro, si è evinto che, la proposta coinvolgerebbe in prima battuta, Grow Capital, la quale attraverso la NewCo, Eapparels, acquisirebbe il marchio, la sede, il magazzino e 165 punti vendita, per un complessivo numero di dipendenti pari a 1408, di cui 130 operanti presso la sede e 62 presso il magazzino, siti entrambi a Cocconato D’Asti, e non 1335/1331 come erroneamente riportato nelle slide fornite ai sindacati l’8 giugno 2022.
I lavoratori coinvolti nella cessione verrebbero trasferiti con decorrenza dalla data di efficacia, la procedura si augura che possa avvenire a far data dal 1 luglio 2022, “senza soluzione di continuità, mantenendo tutti i trattamenti contrattuali, economici e normativi in essere in relazione ai singoli rapporti di lavoro, (…) nonché la continuazione dell’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro della Distribuzione Moderna Organizzata, con il mantenimento della propria anzianità aziendale maturata sin dall’inizio del rapporto di lavoro alle dipendenze di Conbipel Spa”.
Le condizioni propedeutiche al trasferimento e alla conseguente assunzione sono l’accettazione e la sottoscrizione di verbali conciliativi da parte di ciascun lavoratore delle condizioni pattuite nell’accordo sindacale oggetto dell’auspicabile accordo conseguente alla consultazione sindacale, e la continuità dei contratti di locazione.
Come noto, il perimetro aziendale è costituito da 184 punti vendita, e durante questo primo incontro, è stata confermata la volontà di procedere alla chiusura di 19 punti vendita.
Tuttavia, la procedura ha confermato la volontà di disquisire in merito a qualsivoglia soluzione volta a non pregiudicare l’occupazione, ivi inclusa la risoluzione non oppositiva dei rapporti di lavoro e l’attivazione della CigS.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno chiesto, a tal proposito, di conoscere le scadenze dei contratti di locazione e i criteri con i quali sono stati individuati i punti vendita non rientranti nella cessione, atteso che in ciascuno di questi operano lavoratrici e lavoratori già fortemente colpiti dalle vicissitudini aziendali e dalla recente pandemia.
Sono stati paventati due criteri: la sostenibilità e “motivi di marchio”. Su quest’ultimo criterio, seppur più volte sollecitati, i rappresentanti delle società non hanno fornito spiegazioni, riservandosi ulteriori approfondimenti.
Per quanto riguarda i dipendenti della sede, gli amministrativi, la procedura ha sollecitato una rivisitazione della Ral del personale ivi impiegato, in aggiunta a quanto presentato nell’offerta, con una riduzione del 10%, evidenziando che tale rivisitazione consentirebbe un risparmio di circa 1 milione di euro.
Se già la rivisitazione del perimetro aziendale rappresenta una criticità per i rappresentanti dei lavoratori, pur tenuta in debita considerazione la situazione di Conbipel, a maggior ragione la riduzione della Ral per effetto della negoziazione sindacale rappresenta un ostacolo insormontabile.
I rappresentanti aziendali hanno provato a edulcorare la pillola, dapprima paventando che tale richiesta potrebbe, in chiave solidaristica, rispondere alla salvaguardia occupazionale e, successivamente, evidenziando che la riduzione del personale impiegato potrebbe giungere anche successivamente a fronte di problemi tecnici.
Hanno altresì palesato l’ulteriore esigenza non oggetto della proposta vincolante di differire la fruizione dei Rol e dell’accantonamento del monte ore accantonato nella Banca Ore di almeno un anno, al fine di non avere sin da subito costi, dichiarando che, gli altri istituti contrattuali quali ferie e permessi verranno liquidati a seguito della fase di insinuazione al passivo.
Infine, si è discusso in merito al secondo trasferimento, quello che, successivamente, dovrebbe esser effettuato tra la NewCo e la Jd Sport Fashion Srl, già presente in Italia con 43 punti vendita.
Jd si sarebbe impegnata ad acquisire almeno 21 dei 165 punti vendita e a subentrare nei rapporti di lavoro instaurati precedentemente con la NewCo, con il conseguente trasferimento di 170 rapporti di lavoro.
Per effetto della cessione, i suddetti dipendenti verrebbero assunti, “senza soluzione di continuità, mantenendo tutti i rapporti di lavoro, nonché la continuazione dell’applicazione del Ccnl Terziario, con il mantenimento della propria anzianità aziendale maturata sin dall’inizio del rapporto di lavoro alle dipendenze di Conbipel Spa in A.S. e poi successivamente alle eventuali dipendenze di Eapparels Ltd”.
Il legale della Jd, nel corso dell’incontro, ha comunicato che, a far data dal 18 luglio 2022, a fronte dei lavori di ristrutturazione già effettuati nel punto vendita di Colonnella con il parere favorevole da parte della proprietà dello stesso store, previo l’espletamento della procedura, nonché dell’armonizzazione del Ccnl di riferimento, i lavoratori ivi operanti potrebbero esser impiegati nella vendita di calzature sportive.
Le ulteriori acquisizioni dei restanti 20 punti vendita, che potrebbero diventare 30, e i conseguenti trasferimenti dei rapporti di lavoro, dovranno esser assoggettate alla valutazione dei locatari e implicherà la ristrutturazione del layout degli immobili e presumibilmente non potranno avvenire prima di gennaio 2023, nel mentre i lavoratori fruirebbero della CigS.
La riunione si è conclusa con un verbale di incontro ove le parti si sono impegnate a calendarizzare un nuovo incontro che, le organizzazioni sindacali hanno richiesto in presenza e prima del quale dovranno esser fornite le risposte a tutti i quesiti posti nel corso dell’odierno incontro e che verranno formalizzate anche per iscritto.
Si evidenzia sin da questo momento che, i tempi auspicati dalla procedura non appaiono confacenti alla complessità della situazione.
Ciò nonostante, sin da ora, i sindacati si dichiarano disponibili a percorrerli sottolineando ancora una volta la necessità di conoscere nel dettaglio l’offerta vincolante e suddividendo l’analisi della stessa in step, in cui le differenti cessioni e i tempi delle stesse possano essere socializzate, vagliate, analizzate e soprattutto migliorate nell’interesse delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori che hanno compiuto enormi sacrifici sotto il marchio Conbipel in nome di un prospero futuro.