Conbipel, incertezza tra liquidazione Btx e rilancio Arcadia
Si è tenuto il 14 luglio l’atteso incontro per il marchio Conbipel, in presenza di rappresentanti di Arcadia Fashion, dello Studio Todeschini (curatore per Btx spa in liquidazione giudiziale) e delle Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali.
L’incontro, svoltosi in modalità mista, ha fatto il punto su due fronti distinti ma interconnessi: la difficile gestione della liquidazione di Btx e le prospettive future di Arcadia Fashion, subentrata nella gestione del ramo d’azienda.
La prima parte della discussione si è focalizzata sulla situazione di Btx spa, ora in liquidazione giudiziale. L’avvocato Todeschini, curatore, ha ribadito la necessità di sospendere i rapporti di lavoro ai sensi dell’art. 189 del Codice della crisi. In assenza di autorizzazione alla prosecuzione dell’attività d’impresa, il curatore si troverebbe di fronte alla necessità di procedere con licenziamenti collettivi per garantire l’accesso alla Naspi ai lavoratori. Ha inoltre evidenziato che, in mancanza di comunicazioni, i contratti si risolverebbero di diritto entro il 9 ottobre, a quattro mesi dall’apertura della liquidazione.
Le organizzazioni sindacali hanno contestato con fermezza l’urgenza dei licenziamenti, sostenendo la continuità della Cigs per cessazione (Decreto Genova) autorizzata fino al 31 dicembre 2025, considerandola un ammortizzatore sociale essenziale. Hanno inoltre ribadito che la procedura non dovrebbe mirare alla risoluzione dei rapporti di lavoro, ma piuttosto a facilitare e garantire il reinserimento occupazionale in nuove realtà lavorative.
Sul fronte dei crediti ante-procedura (maturati prima del 9 giugno 2025), inclusi gli arretrati Cigs e gli incentivi all’esodo, il curatore ha confermato la necessità di insinuarli al passivo della procedura, assicurando il carattere privilegiato dei crediti dei lavoratori, sebbene con tempi di pagamento incerti (l’udienza di verifica è stata differita a febbraio). Le organizzazioni sindacali hanno denunciato i gravi ritardi nell’erogazione della Cigs, con lavoratori che a fine giugno avevano percepito solo la mensilità di gennaio, un problema di cui il curatore ha preso atto impegnandosi a verificare con l’Inps. Tra le altre istanze, le organizzazioni sindacali richiesto un’anticipazione dei crediti per i lavoratori già licenziati, pur riconoscendo le limitazioni procedurali. È stata infine sollecitata la presentazione di un elenco dettagliato dei crediti vantati dai dipendenti Btx, sia attuali che ex, per una completa trasparenza della situazione.
La seconda parte dell’incontro ha fornito un aggiornamento sulle attività di Arcadia Fashion, la nuova realtà che ha acquisito il ramo d’azienda dal 1° aprile. Arcadia ha riconosciuto le difficoltà iniziali e un calo delle vendite rispetto alle attese, attribuito a fattori di mercato e all’eredità delle svendite Btx. Nonostante ciò, indicatori interni come il tasso di conversione e lo scontrino medio sono risultati positivi.
L’azienda ha annunciato investimenti per la manutenzione dei negozi e un nuovo sistema gestionale previsto per aprile 2026, puntando a una crescita con l’apertura di 8-10 nuovi negozi, prevalentemente in franchising, con una possibile eccezione per Forlì (gestione diretta). Per quanto riguarda la Cigs, presso la sede di Cocconato è utilizzata al 30-35%. Arcadia ha inoltre confermato l’accollo dei debiti (ferie, Rol e banca ore) per i lavoratori transitati e non transitati, sebbene con complessità tecniche nella gestione. L’accordo con Dhl per la logistica per 18 mesi garantirà il mantenimento dei 54 lavoratori del magazzino, grazie anche al contributo del Comune di Cocconato.
Le organizzazioni sindacali hanno sollevato diverse criticità operative. Tra queste, la richiesta che lo smaltimento delle ferie e dei Rol pregressi sia concordato e non imposto, per evitare che i lavoratori siano costretti a usufruire dei propri istituti per carenze organizzative aziendali. Sono stati denunciati problemi nelle condizioni di lavoro, come il caso del punto vendita di Cocconato, costretto a chiudere per problemi all’aria condizionata con conseguente scarico di ore su ferie/Rol dei lavoratori, e situazioni drammatiche in punti vendita come Val Ligure, dove l’aria condizionata non funziona da anni. Segnalata anche la carenza di personale in alcuni casi, come Casamassima, dove le dimissioni non sono state sostituite.
Forte preoccupazione è stata espressa per la richiesta di contratto di solidarietà per Roma Torvergata, un punto vendita che ha subito un crollo del fatturato a seguito di scelte commerciali passate. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto chiarezza sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
Tra le richieste ad Arcadia, azioni concrete per rilanciare il brand e riportare i clienti nei negozi, un accordo sul franchising che garantisca il rispetto dei contratti nazionali per i nuovi punti vendita, e l’urgenza di riprendere la discussione sul contratto integrativo e sulle condizioni di lavoro. Richiesta anche maggiore comunicazione e incontri più frequenti, e un piano di recupero occupazionale non solo per i lavoratori esclusi dalla cessione, ma anche per quelli della sede centrale la cui Cigs scadrà a fine anno.
Arcadia si è impegnata a fornire un elenco dei crediti relativi all’accollo per i lavoratori e un incontro in presenza è stato fissato per lunedì 30 settembre alle ore 11, in cui l’azienda presenterà il suo progetto per i prossimi mesi e si discuterà dell’organizzazione del lavoro e delle criticità nei punti vendita
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