Conforama, confronto sull’andamento aziendale. Focus su ferie e permessi
Il 9 gennaio 2019 si è tenuto al Centro Congressi di via Cavour a Roma l’incontro in plenaria tra le organizzazioni sindacali di categoria e la ditta Conforama.
Durante il suddetto incontro l’azienda ha fornito ai presenti un quadro, seppur temporaneo e non esaustivo, dell’andamento di Conforama.
Allo stato attuale l’azienda sembrerebbe aver avuto una perdita rispetto all’anno precedente di oltre 10 milioni di euro.
Detto importo, in realtà, tiene conto anche del dato relativo ai quattro investimenti effettuati a fronte delle aperture dei punti vendita di Udine, Catania, Torino e Milano, che ovviamente, in questa fase non sono stati ancora ammortizzati e, del trattamento di sostegno al reddito difensivo (CdS) fruito in alcune realtà territoriali.
Conforama ha comunicato a Filcams, Fisascat e UILTuCS che gli investitori impongono di massimizzare ed efficientare i costi aziendali al fine di riportare i bilanci italiani in una situazione di equilibrio in tempi, non solo certi, ma anche rapidi.
A tale scopo hanno già proceduto a disdettare alcuni locali per poter rinegoziare le condizioni di fitto e gli oneri gestionali derivanti. A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, la sede in cui sono ubicati gli uffici.
Hanno inoltre proceduto al blocco dello straordinario e a richiedere, unilateralmente, la fruizione delle ferie ai propri dipendenti.
A oggi, si son detti consapevoli degli sforzi messi in campo da tutte le risorse umane, ma hanno sottolineato la necessità da parte loro di avere un mandato preciso da parte degli investitori, presumibilmente lo riceveranno nell’arco di un mese/mese e mezzo, al fine di delineare lo scenario e la modalità con la quale la società intenderà posizionarsi sul mercato, operando scelte ed investimenti.
In questo momento, non sempre, la società agli occhi dei fornitori risulta credibile e sebbene questa situazione sia piuttosto fluttuante, talvolta comporta dei disagi e dei ritardi nell’approvvigionamento delle merci.
In alcuni punti vendita, inoltre, si evidenziano delle ulteriori criticità legate anche ai competitors che operano nelle immediate vicinanze, che potranno esser superate solo con un piano imprenditoriale con obiettivi di medio e lungo periodo (in questo momento, questo l’esempio portato nella esposizione, l’azienda opera come se fosse sottoposta ad una “pagella mensile”, in cui gli obiettivi sono solo quelli del pareggio tra costi e ricavi e questo genera incertezza e stress fra tutte le maestranze).
Sono stati forniti i dati della solidarietà effettuata e dei lavoratori cessati nel corso dell’ultimo anno. I sindacati hanno notato che le ore in capo a coloro che oggi non sono più alle dipendenze della ditta non sono state utilizzate per abbattere la percentuale di solidarietà.
Alla luce di ciò, le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno chiesto non solo di avere dati più precisi (CdS, ferie e permessi residui, malattie e aspettative, sul singolo punto vendita) e bilancio ma, di riavviare i confronti sulle singole unità operative a fronte delle situazioni che sono state evidenziate nel corso dell’incontro odierno (turnazioni, fruizione permessi, approvvigionamento merci, tempi di consegna, nuovi prodotti ecc.).
Hanno inoltre richiesto di andare a normare, definendo in modo univoco sul tutto il territorio nazionale, la fruizione delle ferie e dei permessi in un momento di difficoltà.
Si vorrebbe evitare che, unilateralmente si disponesse di istituti contrattuali in capo al singolo lavoratore secondo sensibilità o rapporti di forza impari.
La società si è impegnata a fornire alle organizzazioni sindacali entro la prossima settimana i dati richiesti e una bozza di accordo in merito alla gestione delle ferie e dei permessi, successivamente fornirà anche i bilanci.