Contratti Terziario, Basilicata: sit in di protesta
Sono più di un milione e cinquecentomila. Nella migliore delle ipotesi aspettano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro da tre anni. Nella peggiore da sei. Sono i lavoratori del turismo, dei servizi, dei pubblici esercizi, delle agenzie di viaggio, della ristorazione collettiva, delle imprese di pulizia strutturate, delle farmacie private e del comparto termale che domani venerdì 6 maggio scenderanno in tutte le piazze italiane per rivendicare a gran voce il rinnovo dei rispettivi contratti nazionali di lavoro attraverso i quali garantire un dignitoso aumento salariale e nuove norme per la valorizzazione della professionalità e per il mantenimento dei livelli occupazionali.
Sit in di protesta, organizzati dai sindacati regionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti si terranno alle ore 9.30 a Potenza e a Matera davanti alle rispettive Prefetture.
Le organizzazioni sindacali denunciano lo stallo negoziale e l’atteggiamento dilatorio delle associazioni datoriali di settore (Federturismo/AICA/Confindustria Alberghi, Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Aci – Alleanza Cooperative Italiane, Anip-Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agci, Unionservizi Confapi, Fnip Confcommercio) che in tutto questo tempo, con diversi accenti e modalità, hanno cercato di negare il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro subordinandone il rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche e normative, mettendo i lavoratori nelle condizioni di rinunciare ai propri diritti e tutele.
Sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti. Professionisti cui spesso ci si rivolge per soddisfare bisogni imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella vita quotidiana. Operano in settori strategici per l’economia del Paese, rappresentando una componente rilevante del PIL Italiano e svolgendo lavori importanti come ad esempio la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali. Lavorano spesso in condizioni difficili, con orari ridotti e stipendi esigui. La loro attività, che talora appare “invisibile”, si svolge 365 giorni all’anno, la domenica e durante i festivi, perché di loro c’è sempre bisogno.
Foto: UIL Alessandria